Un anno del quotidiano Domani all’Auditorium Paganini

Domani è tra i pochissimi giornali al mondo nati durante la pandemia.

Avviato tra riunioni via Zoom, smart working e mascherine. Per oltre un anno ha potuto dialogare con i suoi lettori soltanto a distanza, finalmente, a Parma, Capitale Italiana della Cultura ha promosso un ricco weekend per incontrare i lettori dal vivo.

Un anno di Domani, il primo anniversario di attività, ha scelto Parma per festeggiare questo traguardo, affatto scontato, e proporre un’autorevole serie di confronti che, a partire dal nome del quotidiano, per tutto il weekend punterà a tracciare una visione di futuro nell’ambito dei temi più importanti della contemporaneità.

Un’iniziativa che vuole sancire la ripresa post pandemica, che si svolge nella splendida cornice dell’Auditorium Paganini e nella città Capitale Italiana della Cultura, con il patrocinio del Comune.

La due giorni di incontri, dibattiti e spettacoli del 23 e 24 ottobre, è partita dalla politica. L’appuntamento di apertura che ha visto Nicola Imberti, vicecaporedattore di Domani, chiedere ad Elly Schlein, vicepresidente dell’Emilia-Romagna e al padrone di casa, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti cosa sta succedendo a sinistra intorno ai grandi partiti.

“Interpretare la sinistra secondo le grandi direttrici di futuro che ci consegna questa pandemia” ha detto la Vice Presidente Schlein “non può che restituire una visione di sinistra del 2021 ecologista, femminista ed intersezionale, capace cioè di coniugare i grandi sconvolgimenti che hanno spaventato le società in questi anni ed interprete di un nuovo paradigma di welfare universale, di comunità e di prossimità perchè è sotto gli occhi di occhi che il periodo pandemico ha innanzitutto inasprito le differenze. Differenze territoriali, sociali e di genere”.

“Un’iniziativa che ci fa piacere abbia scelto Parma e sarà in grado di arricchirci con tanti contributi diversi ed importanti” ha detto il Sindaco Pizzarotti, e, venendo al tema dell’incontro “la sinistra dovrebbe ritrovare una sua identità e una sua chiarezza, all’interno del dialogo che è sempre ricchezza, trovare una sintesi capace di portare avanti gli obiettivi, eliminando i fronzoli che convincono gli appassionati e agli addetti ai lavori, ma che allontanano i cittadini e le cittadine dal capire come cambierà la loro vita.”

 

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