L’ennesimo episodio di violenza, l’ennesimo fatto che, grazie ad una segnalazione tempestiva al 112 , non si è trasformato in qualcosa di più grave, l’ennesima volta che la sinergia fra Arma dei Carabinieri e Procura della Repubblica ha reso inoffensivo un uomo che accecato dalla gelosia è ritenuto autore di atti estremamente violenti e pericolosi.
Nella scorsa nottata i Carabinieri hanno arrestato un 52enne accusato di maltrattamenti nei confronti della compagna. La pattuglia di pronto intervento, mentre era impegnata nel servizio di controllo del territorio, ha ricevuto l’allarme da parte della Centrale operativa 112 per un’aggressione che si stava consumando ai danni di una donna all’interno di una struttura alberghiera, segnalata da alcuni dipendenti che avevano sentito le urla di aiuto.
I militari sono giunti tempestivamente sul posto dove hanno trovato una donna in lacrime e claudicante, con un vistoso occhio nero, che si sorreggeva il braccio destro dolorante, inseguita dal compagno il quale urlava ed inveiva contro tutti i presenti. I militari provvedevano immediatamente a mettere in sicurezza la donna e bloccare l’uomo. La vittima, una 29enne, inizialmente era spaventata e confusa, tanto da non riuscire a parlare. I militari la rassicuravano e con molto tatto e pazienza si facevano raccontare i fatti.
Riuscivano cosi a ricostruire una serie di episodi di violenze, sia fisiche che psicologiche subite dalla vittima, che andavano avanti da diverso tempo, a causa della gelosia e possessività dell’uomo, ma che in precedenza non aveva denunciato per paura delle sue reazioni violente, fino all’ ultima aggressione subita. I militari richiedevano l’intervento del 118 per prestare le cure alla donna, che veniva visitata presso il pronto soccorso e dimessa con 15 giorni di prognosi per le botte subite.
A questo punto, l’uomo veniva accompagnato presso il più vicino ufficio dei Carabinieri ove, poche ore dopo, veniva dichiarato in arresto per stalking e lesioni personali.
Il 52enne è stato tradotto presso la Casa circondariale di Parma a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
All’esito dell’udienza di convalida, il GIP convalidava l’arresto e, alla luce della gravità dei fatti provvisoriamente contestati, fermo restando il principio di presunzione di innocenza, disponeva per l’indagato la custodia cautelare in carcere.
Si esortano tutti i soggetti fragili vittime di violenze domestiche di fidarsi e affidarsi ai presidi di legalità presenti ovunque sul territorio, basti pensare alle 36 Stazioni Carabinieri capillarmente distribuite in tutta la Provincia. Liberarsi della violenza è possibile, il primo passo è rendersi conto della violenza per poi chiedere il giusto supporto alle forze dell’ordine, ai Centri Anti Violenza, al numero 1522 denunciandogli episodi di maltrattamento.
DONNE NON SIETE SOLE!