Una connettività più efficace, veloce e sicura. Daffadà organizza l’incontro tra assessore regionale Salomoni e alcuni Comuni della provincia

Come superare il divario digitale, qual è lo stato della connettività per scuole, imprese, pubbliche amministrazioni, presidi sanitari e di protezione civile.

Un incontro per fare il punto della situazione è stato organizzato dal consigliere regionale Matteo Daffadà con sindaci e assessori di tutto il territorio parmense. In collegamento l’assessore regionale Paola Salomoni, il direttore generale di Lepida Gianluca Mazzini e il coordinatore di ADER Dimitri Tartari.

«Alla vigilia della presentazione in assemblea regionale del documento di programmazione quinquennale sul digital divide ho proposto questo incontro che nasce dalle richieste, dubbi e criticità che ho raccolto girando i comuni del territorio – ha detto il consigliere Daffadà – L’Emilia Romagna è all’avanguardia, un’eccellenza italiana, ma il bisogno di nuove tecnologie è sempre più diffuso ed è indispensabile condividere un percorso per raggiungere concretamente le forme più efficaci di connettività in ogni area». Banda larga e ponti radio, dorsali, tralicci e coperture: la situazione generale e il piano degli investimenti sono stati illustrati nel dettaglio dal direttore Mazzini di Lepida. Nel parmense sono connesse con fibra il 50% delle scuole, 85 sedi della pubblica amministrazione, 23 poli sanitari, 6 aree produttive e industriali; 445 gli accessi wi-fi e 23 siti radio. Ma non mancano i problemi. Disagi che riguardano la telefonia mobile e la connettività in diverse aree del territorio, dalle più marginali e periferiche, in montagna o nella bassa, ma anche nei comuni di pianura e in città.

Per il Comune di Parma è intervenuta l’assessore Ines Seletti e per la provincia erano presenti i rappresentanti delle amministrazioni da Bedonia a Compiano a Sorbolo Mezzani, Fidenza, Medesano, Varsi, Traversetolo, Felino, Langhirano, Collecchio, Colorno e Berceto. L’assessore Paola Salomoni ha ribadito l’impegno a realizzare quelle infrastrutture indispensabili per portare sviluppo anche nelle zone più difficili da raggiungere: «Lavoro e scuola hanno bisogno di una rete stabile, veloce e sicura e i nostri investimenti vanno in questa direzione – ha ribadito dando la disponibilità a riconvocare periodicamente il tavolo con i sindaci del territorio – organizzeremo anche un osservatorio di connettività per verificare la situazione reale in ogni punto e rispondere in modo puntuale. Con i fondi del Recovery ci auguriamo di poter procedere a un massimo intervento in aree non ancora coperte».

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