“Una canzone per te”

31/05/2010

Davide è un liceale bello e sfrontato sempre in ritardo sugli impegni e sull’amore. Carismatico frontman dei Nais Nois, una band che sogna un contratto e il successo, è legato sentimentalmente a Silvia, a cui da tempo ha promesso una canzone.
Conteso da Irene, amica saccente di Silvia, e da Veronica, ninfomane col vizio del Tantra, Davide commette in un giorno una messe di errori che finiscono per compromettere la sua vita scolastica, quella familiare e quella amicale. Quando pensa di aver ormai perso tutto, incontra un misterioso “riparatore” di destini che gli offre la possibilità di essere migliore. Davide ricomincia da capo e da Lisa, timida e sensibile compagna di classe che lo inizierà alla vera musica e al vero amore.
Opera prima di Herbert Simone Paragnani, Una canzone per te è una commedia musicale per teenager nostrani, che rimpasta con più gusto storie e personaggi mocciani, con attitudine minore, tendenze e strutture del cinema neoromantico internazionale.
Un po’ Once e un po’ 17 Again, dell’uno mutua il ruolo predominante della musica all’interno della vicenda, dell’altro la straordinaria e l’insperata seconda chance, la teen comedy di Paragnani sperimenta nel cinema italiano la surreale esperienza del “ritorno” e del riavvolgimento temporale, che permetteranno all’immaturo adolescente protagonista di riconsiderare la propria vita e di riconoscersi per l’improduttivo egoista che fino a quel momento è stato.
In una quotidianità costruita a misura di product placement, agisce il ragazzino in crisi di Emanuele Bosi, innamorato senza parole che cerca ispirazione tra una birra e una chitarra. Per lui il mondo ha improvvisamente smesso di girare, permettendogli di riscoprirsi ‘buono’ e di fare fronte con una canzone alle prime delusioni sentimentali.
A contenderselo sullo schermo e lungo i corridoi del liceo ci sono la Silvia svanita di Michela Quattrociocche, costretta ai cinebaci e ai lucchetti su un ponte sulla Senna, e la Lisa di Agnese Claisse, outsider tra i coetanei che può vantare talento e appartenenza alla famiglia Morante (l’attrice Laura e la scrittrice Elsa).
Dentro una forbice generazionale che vede ai vertici estremi dei genitori che sembrano appena usciti dalla giovinezza e degli adolescenti che stanno per entrare nella maturità, il regista romano inserisce con buon equilibrio i brani cantati, il sogno musicale e quello d’amore.
L’happy end è ovviamente garantito in una commedia romantica, incerta di tono, esile nella scrittura e debole di stile, che semplifica la complessità dell’adolescenza e categorizza le sfumature dei teenager nella divisione manichea nerd-cool.
Buona l’idea della musica pensata e poi tradotta in pratica e in vita, peccato però quel concorso finale che riporta l’arte dei suoni nei binari di una banale lotta al successo commerciale, il solo modo ormai per sentirsi realizzati.


(Si ringrazia Mymovies.it per la collaborazione)
Clicca qui per conoscere la programmazione nelle sale di Parma.

lombatti_mar24