“Una Provincia capitale europea dell’agroalimentare”

28/04/2009
h.16.10

La crisi c’è. La sentono le famiglie, anche se gli economisti provano – a volte – a parlare d’altro. Il nostro impegno è invece quello di aiutare chi ha bisogno mettendo in cantiere strumenti e azioni che ci consentano di uscire rafforzati da questo periodo difficile.
Lo facciamo puntando sul sistema che Parma e il suo territorio hanno: un sistema che funziona e sul quale è possibile costruire uno sviluppo più forte e sicuro, capace di liberare nuove opportunità.
Vogliamo determinare un salto di qualità che rafforzi il ruolo che il nostro territorio può e deve giocare come capitale europea dell’agroalimentare.
Le carte in regola per compiere questo salto le abbiamo tutte. A fine 2008, quando la crisi già faceva sentire i propri effetti, la provincia di Parma era terza in Italia per livello di occupazione, come ci ha ricordato l’Istat. E la scelta di 14 aziende agroalimentari di firmare ieri un accordo con il sindacato e stabilizzare quasi 300 precari testimonia che questa capacità e questa forza non sono venute meno.
Per sostenere questo salto, il nostro obiettivo è essere al fianco di chi investe su di sé, per migliorare la propria posizione, quella della propria azienda e quindi della comunità in cui vive. Lo faremo stringendo nei primi cento giorni del mandato un Patto per lo sviluppo con le categorie economiche e sociali per concertare insieme gli interventi da realizzare.
Lo faremo con la concretezza che ci ha sempre contraddistinto, con progetti e servizi innovativi in grado di rendere opportunità come quelle del Consorzio italiano per la ricerca sulla qualità e la sicurezza alimentare, che grazie alla Provincia si è insediato a Parma, o l’attuazione del Tecnopolo, che si occuperà proprio di agroalimentare e industria della salute, a portata di tutte le aziende. Vogliamo che l’innovazione diventi davvero a misura di Pmi.
Sosterremo un grande investimento sulla formazione, capace di permettere a tutti di valorizzare i propri saperi e, nel contempo, di assicurare alle imprese risorse umane qualificate, grazie al polo che crescerà attorno alla nuova sede dell’istituto Bocchialini e grazie anche al nuovo Centro di formazione tecnica superiore per il settore agroalimentare che la Regione ha deciso di insediare a Parma.

Vincenzo Bernazzoli

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