Unione Pedemontana: 95mila euro dallo Stato per la videosorveglianza

Tutti i cinque Comuni pedemontani, ammessi ai finanziamenti del Ministero degli Interni. Leoni: «Un grande riconoscimento al lavoro svolto. La sicurezza è una priorità»

Elisa Leoni e Franco Drigani

I Comuni dell’Unione Pedemontana Parmense hanno messo a segno un prezioso “en plein”, aggiudicandosi 94.500 euro di finanziamenti statali per lo sviluppo del sistema di videosorveglianza, che andranno ad aggiungersi ai 50mila messi a bilancio quest’anno. Sviluppo che prevede l’installazione di altre 26 telecamere di ultima generazione, delle quali 4 OCR e 22 ambientali, di cui 17 multidirezionali con un campo visivo fino a 270 gradi.

La rete di videosorveglianza dell’Unione è tra le più avanzate a livello nazionale. Un sistema sul quale i sindaci della Pedemontana hanno sempre creduto, investendo negli anni, grazie anche importanti contributi della Regione Emilia-Romagna, una cifra che con gli ultimi finanziamenti supererà il milione di euro. Oggi la rete denominata “Occhi Vigili”, gestita dal Corpo di Polizia locale dell’Unione, conta infatti 248 telecamere, di cui 96 di tipo OCR e 152 di contesto.

Occhi elettronici spalancati sulle strade e luoghi sensibili dei cinque comuni della Pedemontana (Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo), collegati alla Centrale operativa della Polizia locale, dove vengono monitorate, per mezzo di una convenzione, anche le telecamere installate nei comuni di Calestano e Lesignano de’ Bagni. Le OCR, poi, non sono soltanto in grado di leggere in tempo reale le targhe delle auto in transito, ma anche di riconoscerne la marca, il modello e il colore, permettendo di individuare in pochi decimi di secondo, i veicoli senza assicurazione, non revisionati, oppure rubati.

Una rete fitta ed efficiente, che ha permesso di sventare furti, ritrovare veicoli rubati, identificare auto pirata che si erano date alla fuga dopo aver provocato incidenti e, fior fiore all’occhiello, di inchiodare, ricostruendo il loro percorso in auto, gli autori del duplice omicidio di San Prospero che nel dicembre 2016 assassinarono Gabriela Altamirano e Luca Manici.

Dal febbraio dello scorso anno, le telecamere dell’Unione sono inoltre collegate al Sistema centralizzato nazionale targhe e transiti (SNCTT). Un passaggio importante di cui l’ente Pedemontano si era fatto promotore, auspicando ancora oggi nuove forme di collaborazione con gli altri Comuni per fare sempre di più rete nella gestione dei sistemi di videosorveglianza.

«Abbiamo sempre creduto e investito fortemente in questo tipo di tecnologia, sviluppando un progetto a medio termine – sottolinea l’assessore alla Sicurezza dell’Unione e sindaco di Felino Elisa Leoni –. Un lavoro che oggi ci ha consentito di ottenere questi finanziamenti che rappresentano uno straordinario successo. Le telecamere non sostituiscono certo l’attività dei nostri agenti, ai quali esprimo i miei ringraziamenti per il lavoro che svolgono, ma possono essergli di grande aiuto e contribuire alla sicurezza della nostra comunità. Sicurezza che per noi è stata, è e continuerà ad essere una priorità».

E a testimoniarlo c’è lo sviluppo dei gruppi di Controllo di vicinato, con cui si è instaurata una proficua collaborazione che ha dato importanti risultati, al quale si accompagnerà un nuovo progetto che verrà presentato a breve. L’Unione Pedemontana sarà infatti capofila per la Regione Emilia-Romagna nella sperimentazione del sistema “Vigilium”, il software nato dall’Università di Trento con capacità predittive di reati e degrado urbano. Quando si tratta di sicurezza, l’Unione Pedemontana Parmense fa sempre più la forza.

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