Venerdì 12 febbraio in diretta streaming il penultimo appuntamento della XLV Stagione di concerti della Filarmonica Toscanini

Beethoven, Wagner e Schumann in programma. Direzione del maestro Sesto Quatrini

Un programma con protagonista il grande romanticismo tedesco caratterizza il penultimo concerto della seconda parte della XLV Stagione dei concerti della Filarmonica Toscanini diretta da Sesto Quatrini, Direttore musicale e artistico dell’Opera Nazionale Lituana.  

A causa della permanenza del divieto di apertura delle sale, il concerto verrà trasmesso in live streaming il giorno 12 febbraio alle 20.30 sui canali de La Toscanini, consentendo ad un ampio pubblico di fruire gratuitamente dell’evento. 

Aprirà il programma Egmont, Ouverture in fa minore, op. 84 tratta dalle musiche di scena scritte da Ludwig van Beethoven per l’opera omonima di Johann Wolfgang von Goethe. Potente ed espressiva, è una delle ultime opere del periodo eroico sulla scia della Quinta Sinfonia, terminata due anni prima. Soggetto dell’opera è la storia del conte di Egmont, eroe che rifiuta di fuggire davanti alla minaccia e che non rinuncia al suo ideale di libertà sacrificando la propria vita per manifestare il suo attaccamento alla patria olandese in occasione della repressione spagnola del 1568.

«L’Ouverture nasce da un senso drammatico e teatralissimo della pulsazione, come avviene nella Sinfonia n.5, che percorre tutto il pezzo – spiega il Maestro Sesto Quatrini -. Questo brano accompagna un direttore d’orchestra per tutta la vita, dal conservatorio ai concorsi di direzione fino alle esperienze professionali ed è molto interessante ascoltarne più esecuzioni dello stesso direttore, ad esempio, ad inizio e fine carriera».

Il Siegfried-Idyll, WWV 103 scritto da Richard Wagner come regalo alla amata Cosima nella notte di Natale per la nascita del figlio Siegfried, è il secondo brano in programma, dominato da una atmosfera che evoca un profondo senso di intimità e pace interiore.

«L’Idillio – approfondisce Sesto Quatrini – rivela inaspettatamente infinita dolcezza, categoria che difficilmente – ma erroneamente secondo una certa agiografia- si attribuisce a Wagner. Un brano semplice solo in apparenza ma in realtà molto complesso sia per gli equilibri sia per le sfumature che vi si possono cogliere, racchiuse in una struttura lineare in cui si riconoscono alcuni dei leitmotiv dell’Anello del Nibelungo -piccoli ma riconoscibilissimi frammenti-, come ad esempio il tema della Walkiria. Come tutti i geni, sorprende per la cura con cui appone i segni interpretativi e soprattutto fraseologici. Il brano va affrontato con flessibilità, cambi d’arco e respiri leggerissimi, quasi impercettibili, da parte dell’orchestra. E questo vale anche per il direttore: cercando le migliori soluzioni per realizzare il suono, pensato come un unico, lunghissimo, respiro».

Chiude il programma la Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore, op. 97 – Renana di Robert Schumann. Cinque i movimenti che la compongono, di cui il secondo, uno Scherzo – non nel senso beethoveniano del termine (cioè furibondo, percussivo o nervoso), quanto elegiaco, per lo più cantato-, il terzo appartenente al mondo cameristico tipico di Schumann, il quarto in linea con la grande tradizione contrappuntistica e corale luterana. Il Finale riporta alla creatività tipica dell’autore, dalla forte impronta soggettiva, umorale e anche contraddittoria.

«Nel Finale racconta Sesto Quatrini – la percezione è quella di trovarsi di fronte ad un ossimoro in musica: forte ma dolce, allegro ma non troppo, impetuoso e delicato. Le atmosfere e i relativi colori non sono immediati e richiedono un lavoro certosino per emergere in tutta la propria grandiosa varietàà. In tal senso Schumann è sempre misterioso e non rinuncia mai ad un profondo respiro poetico: la sua musica sembra permeata della bruma del Nord, di un certo nichilismo che poi fiorisce in dolcezze estreme. Particolare è il suo modo d’orchestrare: nel caso specifico della “Renana” l’uso dei legni non è canonico. Sorprende nel Finale l’estrema varietà e ricercatezza nell’uso degli ottoni e dei Timpani».

Il concerto sarà trasmesso in live streaming sul sito www.latoscanini.it, sulle pagine Facebook, Vimeo e Youtube de La Toscanini e sulla pagina Facebook di Parma Capitale italiana della Cultura 2021.

«Concerti in streaming come questo – conclude Sesto Quatrini – costituiscono un patrimonio che in futuro documenterà quanto è accaduto in questo terribile periodo: fotografie storiche con un valore pari a quello che rappresentano per noi, oggi, le testimonianze dei concerti eseguiti sotto i bombardamenti della seconda guerra mondiale. E oggi, con il mondo che sta soffrendo, fissiamo dei momenti attraverso i quali si resiste alle malattie ma anche alle tempeste della vita, cosicchéé l’arte riprenda il proprio posto e contribuisca a raccontarle e quindi a imprimerle per un tempo indefinito».

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