Verificata regolarità dello spandimento di fanghi di depurazione in zona Ravadese- Frassinara

A seguito di diverse segnalazioni in merito a depositi incontrollati di rifiuti, da cui esalavano anche odori acri, il Nucleo Vigilanza Edilizia Ambientale e Tutela Benessere Animale del Comando di Strada del Taglio ha effettuato i relativi interventi ispettivi presso via Certosino (zona Ravadese- Frassinara) presso un’attività di recupero di fanghi da depurazione. 

I sopralluoghi e gli accertamenti d’ufficio hanno verificato la regolarità dell’Autorizzazione Unica Ambientale rilasciata dal SUAP del Comune di Parma inerente l’attività in loco, che si occupa, appunto, del recupero di fanghi da depurazione provenienti dai depuratori pubblici di acque reflue domestiche urbane, al fine di un loro utilizzo agronomico, consistente in un loro trattamento in ambiente terrestre a beneficio dell’agricoltura o dell’ecologia.

“La disciplina prevista per l’utilizzo dei predetti fanghi è rigida” vuole ricordare il Comandante Michele Cassano “valgono infatti numerose prescrizioni. Per esempio è fatto divieto di applicare tali fanghi su suolo che sia ad una distanza inferiore a 10 m dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali, nelle zone di rispetto, oppure in terreni allagati o saturi d’acqua, gelati o innevati. Ulteriore divieto è quello di spandere i fanghi a meno di 100 m dal perimetro del centro abitato indicato negli strumenti di pianificazione urbanistica locale, con esclusione delle case sparse o insediamenti produttivi isolati.  È bene ricordare anche che l’accumulo dei fanghi nei terreni agricoli, finalizzato allo spandimento, non può durare più di 48 ore e deve prevedere il successivo interramento entro le 24 ore”

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