Via libera all’accordo tra Fiere di Parma e di Milano. Il presidente sarà nominato dai soci pubblici

Si è tenuta ieri la Commissione consiliare sul futuro delle Fiere di Parma, in particolare sull’ingresso di Fiere di Milano nella compagine societaria.

Fiere di Parma gestirà le fiere alimentari Tuttofood a Milano e Cibus a Parma.

L’obiettivo dichiarato dell’Amministrazione comunale è stato quello di mettere in sicurezza il potere di orientamento delle decisioni dei soci pubblici nella nuova società sia in CdA che in Assemblea dei Soci.

I Soci pubblici (Comune di Parma, Provincia di Parma e Regione Emilia Romagna) non avranno più la maggioranza assoluta delle quote, che però raggiungeranno insieme a quelli privati del territorio (Unione Parmense degli Industriali).

 

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L’accordo, che sarà approvato lunedì in Consiglio comunale, prevede una serie di tutele chieste e ottenute dal Comune di Parma e dagli altri soci pubblici.

1. Garantire che le liste per il CdA siano due e non tre (come inizialmente proposto), così da garantire che i 9 membri del CdA vedano una composizione di 5 consiglieri di nomina privata (prima lista) e 4 di nomina pubblica (seconda lista);

2. Fissare maggioranze qualificate (6 voti in CdA, l’85% delle quote in Assemblea) per ogni decisione significativa dell’Ente Fiere, così da “blindare” CIBUS come evento di punta per la città di Parma;

3. Attribuire la nomina del Presidente alla seconda lista, ovvero ai pubblici. PrD

 

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