Volt si presenta alle regionali dell’Emilia Romagna: Gillo Baldazzi sarà candidato Presidente

Una «giornata storica». Così Federica Vinci, Presidente di Volt Italia, definisce la presentazione, avvenuta oggi a Bologna, della lista dei candidati e delle candidate di Volt alle elezioni regionali dell’Emilia Romagna, che si terranno a gennaio prossimo. È infatti la prima volta che il movimento paneuropeo, presente cioè con lo stesso simbolo in tutti i Paesi UE, scende in campo direttamente per delle elezioni regionali. Il tutto dopo aver eletto a maggio il primo eurodeputato.

Il candidato al ruolo di Governatore è Gillo Baldazzi, giovane bolognese, consulente aziendale, che ha accettato la sfida «perché non mi riconoscevo più in nessun partito, ma volevo fare qualcosa per il territorio che vivo».

L’Europa è nel DNA del giovane leader, visto che ha origini anche francesi: la lista «vuole affrontare sfide nuove con coraggio, dando voce a tanti della mia generazione che hanno subito le scelte politiche di chi ci ha preceduto» ha detto Baldazzi. Senza slogan urlati né eccessive critiche all’amministrazione attuale, il desiderio di Volt è quello di dare voce «ai cittadini con cui abbiamo interagito nei precedenti due anni».

Se il movimento è guardato con attenzione e curiosità nel panorama europeo, è ancora più significativo che il radicamento nei territori parta dall’Emilia Romagna, che annovera già più di 200 attivisti: «in Emilia Romagna parleremo principalmente di ambiente, istruzione e sanità, veri pilastri del nostro programma e primi punti sui quali crediamo sia necessario concentrarsi. Abbiamo parlato con i cittadini, siamo scesi in piazza, abbiamo organizzato dibattiti con vari interlocutori politici: ora è il momento di scendere in campo» ha detto Baldazzi. «Vogliamo essere attore politico e facilitatore tra la politica e le istanze dei cittadini, associazioni e soggetti privati». I punti principali del programma di Volt riguardano «la riduzione di emissioni, l’agricoltura accessibile ai giovani e più sostenibile, la riduzione dell’utilizzo della plastica e zero plastica in Mare Adriatico, la finanza sostenibile con l’inclusione dell’impatto ambientale e sociale tra i parametri chiave per l’erogazione di fondi e la partecipazione a gare».

In tema di istruzione, formazione, lavoro «puntiamo sulla facilitazione all’accesso ai fondi europei da destinare alla scuola primaria e secondaria, ma anche a spingere l’industria hi tech, per favorire lo sviluppo economico e occupazionale in ER. Vogliamo aprire un vero tavolo di concertazione tra aziende e università per facilitare lo scambio tra domanda e offerta, aumentare gli investimenti nella formazione continua, sia per studenti, sia per lavoratori, e per facilitare l’accesso alla residenza per studenti» ha proseguito Baldazzi.

In ambito sanitario, la proposta più rilevante ed innovativa di Volt è quella dell’introduzione dello psicologo di base, «promuovendo stili di vita sani a 360 gradi, per aumentare il benessere della popolazione e ridurre le spese sanitarie, le liste d’attesa tramite la programmazione ottimizzata e la gestione delle visite specialistiche con parametri innovativi, anche tramite l’utilizzo implementato del fascicolo elettronico 2.0». Infine, Volt propone, «come battaglia di civiltà, che i farmaci ormonali siano gratuiti e considerati salvavita per le persone che ne necessitano, a prescindere dal sesso anagrafico, come sarebbe molto importante per le persone in transizione» ha concluso Baldazzi.

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