Barilla, lo stabilimento di Rubbiano ha celebrato 60 anni di storia con un concerto al Paganini

SMA MODENA
lombatti_mar24

Quello di Rubbiano, in provincia di Parma, è lo stabilimento più longevo di Barilla, dove da oltre mezzo secolo si sfornano le fette biscottate. Applicata tutta la complessità produttiva delle migliori tecnologie per realizzare prodotti semplici e genuini.

Lo stabilimento bakery di Rubbiano, di proprietà del Gruppo Barilla, ha compiuto 60 anni. Un traguardo importante celebrato con i festeggiamenti riservati alle “persone Barilla di Rubbiano”, in un’ottica di “festa di famiglia” che, sabato 13 settembre, hanno visto la Filarmonica Arturo Toscanini esibirsi in un concerto all’interno dell’Auditorium Paganini, sotto la direzione del maestro Alberto Maniaci.

All’esibizione hanno presenziato Guido Barilla, presidente del Gruppo, Luca e Paolo vicepresidenti con le rispettive famiglie. Protagonisti del concerto, le colonne sonore di grandi film, create dai più grandi compositori della storia, da Ennio Morricone ad Hans Zimmer e Vangelis, che hanno accompagnato negli anni gli spot Barilla. Una vera e propria “Festa in Famiglia” per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito e contribuiscono tuttora al successo di Barilla, le “persone di Rubbiano” che hanno reso possibile, concretamente, il raggiungimento di questo importante traguardo.

“Questa ricorrenza importante ci consente di celebrare la storia di Rubbiano, a cui la nostra famiglia è molto legata – ha commentato durante l’evento Guido Barilla – Ci sono valori e profonde ragioni dell’attaccamento dell’azienda a questa realtà e allo stabilimento, sia a livello affettivo a tutte le persone che strategico. La forza dello stabilimento ha riunito le competenze e la vocazione dell’azienda, nei primi anni 60, per un ritorno ai prodotti da forno con le fette biscottate e i grissini, dando poi l’input per concepire, negli anni 70, il brand Mulino Bianco e tutti i suoi prodotti. Rubbiano è un’eccellenza non solo dal punto di vista tecnologico ma anche di competenza delle persone, perché è grazie a loro se oggi abbiamo raggiunto un successo importante in tanti mercati”.

“Rubbiano è un punto cruciale della cultura della nostra impresa perché rappresenta il primo investimento “lontano” dalla nostra città che poi ha dato inizio a altri investimenti – ha aggiunto durante l’evento Paolo Barilla -. Il mio pensiero va a Rubbiano e alle sue persone quotidianamente. Abbiamo una gamma di prodotti eccellente e lo dobbiamo a loro, all’attenzione straordinaria che impiegano ogni giorno per fare dei prodotti apparentemente così semplici. Una cultura e una tradizione che la prima generazione che ha lavorato a Rubbiano nel nostro stabilimento è riuscita a trasmettere con sapienza a chi oggi continua a fare un lavoro importante, delicatissimo e per noi prezioso”.

Lo stabilimento è stato costruito nel 1965 e rappresenta la prima decisione imprenditoriale rivolta ai siti produttivi al di fuori delle mura cittadine di Parma, una scelta coraggiosa e lungimirante. Situato a 40 km da Parma, headquarter del Gruppo, si estende su una superficie di 136.000m2 con 8 linee produttive e oltre 200 dipendenti, il sito produttivo di Rubbiano sforna 16 ricette originali per una capacità produttiva di 53mila tonnellate all’anno.

È qui che vengono sfornate le fette biscottate, dalle classiche alle dorate, a quelle ai cereali, dalle rigate alle rustiche, il pangrattato e i grissini. Su tutti gli ingredienti che vengono utilizzati nelle 16 ricette, si eseguono oltre 100 controlli, quasi 100.000 dati raccolti sul prodotto finito con un ciclo di vita da 180 a 270 giorni a garanzia della qualità dei prodotti. Molti passaggi sono controllati da sistemi precisissimi: l’intelligenza artificiale qui serve a riconoscere imperfezioni, a garantire uniformità. Ma ci sono momenti, come la preparazione dell’impasto, in cui serve ancora il tocco umano. Rubbiano Bakery si conferma lo stabilimento più longevo di Barilla, così come longevi sono i prodotti che sforna da quasi 60 anni, da sempre attento anche alla sostenibilità. Negli ultimi dieci anni lo stabilimento ha ridotto il consumo di acqua necessario al processo produttivo del 38%.

Tutto ha inizio durante un giro domenicale in bicicletta. Pietro Barilla, nipote del fondatore della dinastia degli imprenditori della pasta, nel 1963 si trova a passare per caso da Rubbiano di Solignano, piccola frazione a 30 chilometri da Parma. Si innamora di questo luogo e decide che lì, alla confluenza tra il fiume Taro e il torrente Ceno, avrebbe costruito il primo stabilimento industriale al di fuori delle mura della città. Negli anni del pieno “boom economico italiano”, i fratelli Gianni e Pietro Barilla stipularono una convenzione con l’amministrazione comunale di Solignano, guidata da Giancarlo Ferrari, per porre le fondamenta di questo ambizioso progetto.

Per realizzare il complesso produttivo si rese necessario spostare anche la strada, la stessa che oggi corre fra lo stabilimento e l’autostrada. Il 4 agosto del 1963, il giornale locale “La Provincia” titola: “Boom industriale a Solignano. Per costruire la fabbrica, viene deviato addirittura il corso di una strada”. In breve tempo, grazie al tenace impegno di amministratori, dirigenti e tecnici, l’edificio fu terminato e il primo stabilimento Barilla per la realizzazione industriale di prodotti da forno, ben presto si affermerà divenendo il volano dell’economia locale. La prima linea produttiva fu quella dei Grissini Friabili, impianto tutt’oggi in funzione a testimoniare la lungimiranza della coraggiosa scelta imprenditoriale. Sessant’anni dopo, quest’angolo di Emilia è diventato ormai la capitale delle fette biscottate Mulino Bianco (una quota di produzione avviene anche a Melfi).