Frecciarossa serale confermato a Parma e Piacenza fino a giugno 2026: Federconsumatori chiede chiarezza

Il Ministero dei Trasporti conferma le fermate serali Roma-Milano, ma Federconsumatori solleva dubbi su trasparenza, integrazione dei servizi e diritti dei pendolari lungo la via Emilia

di Tatiana Cogo

Il Frecciarossa serale Roma-Milano continuerà a fermare Parma e Piacenza e, dal prossimo orario invernale, anche Reggio Emilia e Modena, almeno fino a giugno 2026. Lo ha annunciato il Ministro dei Trasporti dopo un doppio incontro con i vertici di FS e Trenitalia, rispondendo alle pressioni di cittadini, imprese e istituzioni locali.

La conferma del Frecciarossa 9330 arriva come soluzione temporanea, ancora non inserita nei sistemi di vendita di Trenitalia, e ha suscitato reazioni contrastanti. Per Federconsumatori Emilia Romagna, infatti, l’intervento evidenzia confusione tra politica e gestione aziendale e solleva dubbi sull’approccio della compagnia verso i servizi dell’Alta Velocità.

“Il mantenimento dei collegamenti serali è positivo, ma non può compensare anni di disagi per i pendolari”, sottolinea l’associazione. Trenitalia, secondo Federconsumatori, ha progressivamente eliminato treni veloci lungo la linea storica, costringendo i viaggiatori a spostarsi verso Reggio Emilia AV o Bologna, privilegiando il profitto immediato rispetto all’integrazione modale e ai diritti di mobilità dei cittadini.

La critica si estende anche al fatto che molti treni Frecciarossa operano sulle linee lente, con tempi di percorrenza simili agli Intercity, ma a prezzi molto più alti. L’associazione ricorda come i ricavi dai collegamenti quotidiani da Reggio Emilia AV possano coprire i servizi meno remunerativi, sostenendo l’importanza di una politica pubblica di trasporti coerente e orientata all’interesse dei cittadini, visto che FS è interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Federconsumatori Emilia Romagna invita quindi Trenitalia a evitare scelte ambigue, a garantire fermate significative lungo la via Emilia e a rendere i servizi dell’Alta Velocità davvero integrati, equi e accessibili a tutti i pendolari e viaggiatori.


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