“L’aumento delle rette delle mense scolastiche è ingiustificato e rappresenta un carico difficilmente sostenibile per moltissime famiglie di Parma. Una scelta che non condividiamo, adottata senza considerare la reale situazione economica del territorio e comunicata solo dopo la chiusura delle iscrizioni al servizio, impedendo così a cittadini e genitori qualsiasi possibilità di valutazione o rinuncia”, con queste parole Federica Ubaldi chiede all’Amministrazione un passo indietro sul rincaro delle rette.
“Molti genitori, ora pienamente consapevoli della situazione a seguito della comunicazione ufficiale del Comune, hanno iniziato a mobilitarsi, segno di quanto questo provvedimento stia generando preoccupazione e disagio nelle comunità scolastiche”, prosegue.
La delibera – basata sull’aumento dei rincari ISTAT e sul fatto che i costi della ristorazione non siano stati ritoccati negli ultimi dieci anni – introduce incrementi che colpiscono in modo evidente le famiglie parmigiane, con aumenti che arrivano fino a 200 euro l’anno per molti nuclei familiari con redditi medi.
“Una scelta che arriva a metà settembre, postuma al bando per l’iscrizione alla mensa svoltosi dal 17 aprile al 15 luglio 2025: una decisione che di fatto non ha consentito alle famiglie di scegliere se accettare o meno l’aumento. Questo modo di procedere mina il principio di trasparenza e non tutela né i cittadini né i bambini, che sono i primi destinatari del servizio”, aggiunge la consigliera.
Sul tema Federica Ubaldi era già intervenuta negli scorsi mesi in Consiglio Comunale: “Presenterò una mozione – conclude – chiedendo di fermare immediatamente l’aumento e di ridiscutere il provvedimento con urgenza”.


