Furto all’Ospedale Maggiore: tracce biologiche incastrano un 35enne

di AndreaMarsiletti2

Si era introdotto furtivamente nell’ufficio di una dipendente dell’Ospedale Maggiore di Parma, aveva forzato un armadietto e si era impossessato di una borsetta contenente 300 euro in contanti, documenti e altri effetti personali. La vittima, accortasi del furto al suo rientro, aveva immediatamente sporto denuncia presso la Stazione Carabinieri di Strada Fonderie.

Sul posto era intervenuta una pattuglia della Stazione di Parma Oltretorrente, che aveva effettuato un sopralluogo accurato riuscendo a repertare alcune tracce biologiche lasciate dal responsabile. I campioni sono stati quindi inviati alla sezione di Biologia del RIS di Parma, dove – sotto il coordinamento della Procura della Repubblica – sono stati analizzati ed è stato estratto un profilo genetico utilizzabile ai fini probatori.

La svolta è arrivata di recente, quando il DNA raccolto è stato confrontato con quelli presenti nella banca dati nazionale: il profilo è risultato perfettamente compatibile con quello di un 35enne straniero, già noto agli investigatori per reati analoghi.

Sulla base degli elementi raccolti, il 35enne è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma con l’accusa di furto aggravato. Si ricorda che l’indagato è da considerarsi innocente fino a eventuale sentenza definitiva, nel pieno rispetto del principio di presunzione di innocenza.


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