l sottopasso del Ponte Romano, recentemente oggetto di lavori di riqualificazione, rischia di trasformarsi da spazio valorizzato a simbolo di incuria. Lo denunciano residenti e frequentatori, preoccupati per la crescente presenza di rifiuti, zone scarsamente illuminate e comportamenti illeciti, tra cui vandalismo, spaccio e esplosioni di petardi.
A sollevare il tema è la consigliera comunale di Civiltà Parmigiana Maria Federica Ubaldi, promotrice di un’interrogazione presentata in Consiglio comunale. “Un luogo appena riqualificato non può cadere così rapidamente nel degrado. I cittadini ci segnalano ogni giorno problemi di sicurezza, sporcizia e comportamenti illeciti: non possiamo far finta di nulla”, afferma Ubaldi.
Particolare attenzione viene rivolta alle telecamere di videosorveglianza, installate per garantire sicurezza e controllo. Tuttavia, le segnalazioni ricorrenti di episodi illeciti sollevano dubbi sulla loro effettiva operatività. “Se le telecamere ci sono, devono funzionare. E se non funzionano, l’amministrazione deve spiegare perché e intervenire subito”, sottolinea la consigliera.
L’interrogazione di Ubaldi chiede chiarimenti su diversi punti: la piena funzionalità delle telecamere, eventuali motivi di malfunzionamento, tempi di ripristino e modalità di gestione delle immagini. Non manca la questione economica: l’area è stata riqualificata con fondi pubblici e, secondo Ubaldi, l’amministrazione deve garantire che l’investimento si traduca in un luogo davvero sicuro, vivibile e valorizzato per la città.
“L’obiettivo è che il sottopasso non diventi l’ennesima occasione persa di rigenerazione urbana, ma un punto di attrazione e sicurezza reale per Parma”, conclude Ubaldi.


