Tradito da un mozzicone di sigaretta, denunciato per un furto in abitazione a Salsomaggiore

di Andrea Marsiletti

Si è conclusa nei giorni scorsi, con la denuncia alla Procura della Repubblica di Parma di un 38enne straniero, l’accurata attività investigativa condotta dai Carabinieri della Stazione di Salsomaggiore Terme.

Le indagini hanno permesso di individuare il presunto responsabile di un furto in abitazione risalente a fine novembre 2024, durante il quale sono stati sottratti monili in oro e un orologio di valore. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti specifici commessi in diverse località del Nord Italia, è stato inchiodato da prove scientifiche inequivocabili.

Era la sera del 30 novembre 2024 quando una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Salsomaggiore Terme è intervenuta prontamente presso l’abitazione di un residente, che, rientrando a casa, aveva scoperto che la porta era stata chiusa dall’interno e che probabilmente qualcuno lo aveva derubato.

Raggiunto tempestivamente l’immobile, i Carabinieri hanno constatato che la porta-finestra del balcone era stata forzata e che la vittima, uscita di casa nella mattinata, aveva subito il furto di denaro e preziosi di ingente valore.

Dopo aver accertato l’assenza di intrusi, i militari hanno isolato l’area per preservare eventuali tracce utili alle indagini. Il meticoloso sopralluogo della scena del crimine ha consentito loro di individuare un mozzicone di sigaretta presente sul balcone, proprio a ridosso del serramento forzato.

Le immediate testimonianze acquisite hanno permesso di escludere che il mozzicone appartenesse ai componenti del nucleo familiare e agli inquilini dei piani superiori, risultati tutti non fumatori. Tenuto conto anche del fatto che il balcone era stato pulito nella mattinata dal proprietario, i Carabinieri hanno ritenuto il campione potenzialmente essenziale e determinante per le indagini.

Dopo la formalizzazione della denuncia da parte della vittima, che ha fornito una dettagliata descrizione dei beni rubati — tra cui un orologio e una catenina d’oro del valore complessivo di oltre 2.500 euro — i Carabinieri hanno avviato le indagini con un approccio scientifico e specialistico, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica.

Il mozzicone repertato è stato quindi affidato alla Sezione Biologia del RIS di Parma. I Carabinieri del RIS hanno svolto un lavoro cruciale, seguendo tutte le procedure necessarie a rendere le tracce utilizzabili a fini probatori e avviando un complesso processo di comparazione del DNA. Grazie a queste accurate analisi è stato possibile estrapolare un profilo genotipico maschile, rimasto sconosciuto fino a poco tempo fa.

La svolta è arrivata con il matching di un campione recentemente inserito nella Banca Dati Nazionale del DNA. La comparazione ha rivelato che il profilo genetico estratto dal mozzicone corrispondeva a quello del 38enne straniero, collegandolo in modo inequivocabile alla scena del crimine.

Sulla base delle prove raccolte nel corso delle indagini — e fermo restando il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva — il 38enne, già noto per reati specifici commessi negli anni precedenti nel Nord Italia, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.

È obbligo rilevare che l’odierno indagato è, allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.


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