“Quella di oggi non è solo una critica al Bilancio di previsione: è una serie di proposte concrete, che delineano una visione di città capace di affrontare le trasformazioni in atto. Crediamo che il confronto possa e debba essere costruttivo e che l’opposizione, in questo senso, possa svolgere un ruolo fondamentale”. Nella sala conferenze del Comune Maria Federica Ubaldi, consigliere comunale di Civiltà Parmigiana e promotrice di ChiAma Parma, ha presentato un pacchetto di undici mozioni che saranno oggetto di discussione in sede di Consiglio Comunale e che riguardano i tre macrotemi “Famiglia”, “Disabilità”, “Assistenza agli anziani e salute”.
“Pensare al futuro di Parma – aggiunge Marco Adorni (ChiAma Parma) – significa immaginare ora il volto che la Città avrà tra dieci anni, in una visione di lungo periodo”. Adorni sottolinea l’importante transizione demografica che sta vivendo Parma: le previsioni stimano che nel 2034 l’indice di natalità passerà dall’8,6% attuale al 7,5% segnando una diminuzione superiore al punto percentuale. Un altro dato importante è quello che ci restituisce la componente famigliare: più del 44% é monofamiliare, solo il 3,9% è composta da almeno tre persone.
Tra le mozioni presentate – illustrate nei dettagli da Giusy Rubano e Sara Mingolla, referenti di Civiltà Parmigiana, c’è la richiesta, già annunciata nei giorni scorsi, di abbassare le rette delle mense scolastiche, fermando l’aumento previsto dall’Amministrazione. Una seconda proposta è quella di istituire un bonus comunale per il primo anno di vita dei bambini, graduato sulla base dell’ISEE. “Il primo anno di vita – spiega Ubaldi – è il più costoso e il più delicato per le famiglie: in una città dove l’indice di vecchiaia è molto alto, favorire le nascite non è solo un aiuto alle famiglie: è una scelta strategica”. In tema di sostegno Ubaldi propone anche la creazione di una Carta Famiglia finalizzata a sostenere i nuclei più numerosi con l’attivazione di convenzioni con negozi, farmacie, attività sportive e culturali.
Partendo dall’idea di famiglia come primo nucleo di welfare Federica Ubaldi sottolinea anche come quest’ultima svolga ormai un ruolo fondamentale anche nelle azioni di cura degli anziani. A fronte di una popolazione che invecchia sempre di più, subentra il rischio di tenuta del sistema del welfare. “Oggi abbiamo più di 45mila over 65 e la popolazione dei ‘grandi anziani’ è in crescita: molti di loro hanno bisogno di strutture residenziali o semi residenziali, ma le rette superano le possibilità delle pensioni medie”, continua Ubaldi. La proposta è dunque quella di creare un fondo per la calmierazione delle rette nelle strutture non convenzionate, come avviene già in altri comuni. “Un investimento – specifica – che tutela la dignità della popolazione più fragile e riduce il rischio di esclusione sociale.” Infine, la proposta di introdurre la figura del garante al diritto della salute “che deve essere una figura istituzionalizzata e fuori dalle logiche politiche e di partito”.
“Per fronteggiare la crisi demografica attuale e i cambiamenti che sta vivendo la famiglia, anche a livello di assistenza di anziani e fragili, serve un cambio di passo. Il Comune deve diventare un attore importante di questo cambiamento: lo può fare con misure concrete a sostegno della famiglia, della natalità, dell’assistenza agli anziani come quelle che abbiamo proposto in questo pacchetto di undici mozioni. Nella nostra visione di Città – concludono Ubaldi ed Adorni – il welfare riveste un ruolo importante. Un’opposizione costruttiva non critica solamente, ma propone misure attuabili e sostenibili: ed è quello che oggi abbiamo fatto noi come gruppo consiliare e come progetto civico che guarda con fiducia al domani di Parma”.

