Assemblea dell’Ordine degli Architetti di Parma al Circolo di Lettura

di AndreaMarsiletti2

Si è svolta giovedì 11 dicembre, alle ore 18, presso il Circolo di Lettura e conversazione, l’Assemblea ordinaria degli iscritti all’Ordine degli Architetti Paesaggisti Pianificatori Conservatori della provincia di Parma. Il consiglio ha presentato il bilancio preventivo per l’anno 2026 e ha descritto le linee di indirizzo per le attività culturali, formative e professionali in programmazione a breve e per i prossimi anni. «Un Ordine professionale non è un ufficio, ma un organismo vivo: una comunità che respira, si orienta e decide. Un coro di voci diverse che provano, insieme, a tenere desta l’idea che l’architettura sia un bene comune» esordisce il Presidente, Alessandro Tassi Carboni. Da questo spirito nasce l’idea che la trasformazione urbana debba prima di tutto essere nutrita dalla costruzione delle relazioni all’interno dello stesso Ordine e verso gli iscritti, creando un clima di confronto aperto, di reciproca fiducia, in cui «il dissenso non rompa i legami, ma al contrario li rafforzi».

Guida i programmi del Consiglio la spinta a partecipare al dibattito sui processi di trasformazione della città, per rafforzare il suo ruolo di interlocutore autorevole. Questo avverrà sia collaborando a eventi promossi da altri, come è stato nel caso del Festival della Narrazione Industriale o del convegno organizzato dal circolo culturale Il Borgo con l’Università di Parma, che ha fatto emergere l’importanza della rigenerazione urbana nell’imminenza dell’approvazione del nuovo PUG; sia organizzando direttamente momenti di confronto. È il caso del convegno dedicato ai monumenti come segni vivi nella città, punti di riferimento vitali non solo per il passato ma anche per il futuro delle città, o dell’incontro organizzato in occasione della mostra The Grey Catalogue di Barbara Rossi al Cubo, dove tre differenti figure, una fotografa, uno scrittore e un architetto hanno tenuto un interessante dibattito su cosa sia oggi una città e in quali nodi, segni e momenti si possa rintracciare la sua identità, diversa da qualsiasi altra. L’obiettivo torna a essere quello di attivare processi virtuosi di lettura e progettazione architettonica della città.

Rientra in questo sguardo anche il progetto della nuova sede dell’Ordine nelle ex Serre Petitot e nel Teatro del Vicolo, che vedrà non solo una nuova “casa” per gli architetti, ma la rigenerazione di edifici di valore storico come luoghi aperti alla comunità, dove i cittadini potranno entrare per partecipare a iniziative di interesse culturale e così fare propri questi spazi. «Vorremmo coinvolgere le persone anche nell’iniziativa Open Studi Aperti, la manifestazione annuale in cui gli studi di architettura si aprono alla città, ospitando mostre, incontri, laboratori per tutti, anche per i bambini» continua Tassi Carboni, annunciando la nuova edizione di questa grande festa collettiva dell’architettura che si svolgerà in primavera.

Obiettivo è anche quello di intensificare i rapporti con le realtà che governano e quelle che incidono sulla città. L’Ordine continua a offrire il supporto tecnico ai Comuni e a promuovere lo strumento del concorso di progettazione, allo scopo non solamente di edificare opere pubbliche ma di realizzarle con la migliore qualità possibile. Inoltre, con i suoi consiglieri, è parte attiva del tavolo di lavoro del Comune di Parma per la revisione del nuovo regolamento edilizio e la chiarificazione delle norme, ancora una volta per il bene di tutti, dai cittadini, ai tecnici, alle amministrazioni.

Recenti progetti, infine, si rivolgono ad ampliare e rafforzare relazioni, rivolgendosi a pubblici diversi. L’Ordine ha partecipato con successo alla call for ideas di Parma Capitale Europea dei Giovani 2027 stimolando nuovi pensieri sulla città del futuro. Una collaborazione con l’Istituto Toschi si svilupperà nel 2026 per far conoscere il valore dell’architettura agli studenti nell’ambito del progetto nazionale “Abitare il Paese”: «I ragazzi lavoreranno su un tema onirico, pensare all’innesto del verde in città in modo irrituale e senza limiti. Siamo molto curiosi». L’attenzione verso la diffusione della cultura architettonica a tutti è in linea con lo spirito che per il terzo anno ha visto la riapertura della scuola di architettura per bambini e bambine SOU Parma, fondata da due membri dell’attuale Consiglio dell’Ordine e con il coinvolgimento di diversi consiglieri. «Da quest’anno siamo a Villa Ester, Casa di Quartiere, ancora una volta edificio restituito alla comunità, dove ci sentiamo completamente a casa e dove anche i più piccoli possono respirare il clima di collaborazione per la collettività che si è instaurato tra istituzioni, associazioni e cittadini attivi» conclude Tassi Carboni.

Anche in questa occasione la serata è stata organizzata grazie al supporto di Edilizia 2000, storico rivenditore di materiali edili (con le aziende Mapei, Marazzi, Idea Group, Annoni e Perego Antica Falegnameria, Lualdi, Finstral) e grazie al supporto di Xlite, importante realtà produttrice di corpi illuminanti.

Screenshot

Leggi anche:

Copyright © 2007-2025 ParmaDaily.it

PrivacyCookies

direttore responsabile

Andrea Marsiletti

Copyright © 2007-2025 ParmaDaily.it

PrivacyCookies