Ricambi auto a prezzo stracciato, 58enne di Sorbolo truffato online: denunciata una 30enne

di AndreaMarsiletti2

Ancora una volta l’attività investigativa dei Carabinieri ha permesso di fare chiarezza su una truffa online, questa volta ai danni di un 58enne di Sorbolo Mezzani. Le indagini, condotte dai militari della Stazione locale, hanno portato all’identificazione della presunta autrice del raggiro.

La vicenda risale alla scorsa estate, quando la vittima, alla ricerca di pezzi di ricambio per la propria auto, ha trascorso diversi giorni tra siti specializzati. La sua attenzione è stata attirata da un’offerta particolarmente vantaggiosa pubblicata su una pagina riconducibile a un autodemolitore, che proponeva ricambi usati di varie marche.

Dopo una serie di contatti telefonici e una breve trattativa, l’uomo ha accettato di acquistare un catalizzatore per 150 euro. Il venditore, grazie a un’abile capacità persuasiva, è riuscito a convincerlo a versare l’intera somma tramite bonifico su un IBAN fornito in precedenza.

Incassato il pagamento, il sedicente venditore ha rassicurato telefonicamente l’acquirente, promettendo la consegna del pezzo entro pochi giorni tramite corriere. Tuttavia, non ha mai indicato quale fosse il vettore incaricato né ha fornito un codice di tracciamento.

Con il passare dei giorni, e constatata la mancata consegna, il 58enne ha provato a ricontattare il venditore. Nessuna risposta: l’uomo era sparito, arrivando persino a bloccarlo sulla chat utilizzata per la contrattazione.

Rendendosi conto di essere stato truffato, la vittima si è rivolta ai Carabinieri di Sorbolo Mezzani, presentando una formale denuncia. I militari hanno avviato subito le indagini, analizzando in dettaglio la documentazione bancaria e telefonica a disposizione. Grazie a un lavoro meticoloso, sono riusciti a risalire all’intestataria del conto su cui era confluito il denaro.

Ulteriori approfondimenti hanno permesso di accertare che la reale utilizzatrice del conto fosse una terza persona, ritenuta la presunta responsabile della truffa. Al termine degli accertamenti, i Carabinieri hanno identificato una 30enne italiana residente fuori provincia, già nota per reati simili commessi con lo stesso modus operandi.

Sulla base degli elementi raccolti, e nel rispetto del principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva, la donna è stata denunciata all’Autorità giudiziaria come presunta autrice del raggiro.


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