“Le bandiere non sono semplici pezzi di stoffa: nei luoghi istituzionali hanno un significato preciso e devono unire, non dividere. La bandiera della Pace, al contrario, contiene una visione culturale ben definita, una visione sull’identità, sulla famiglia, sulla società, che appartiene a una certa parte, ma legittimamente non appartiene a tutti”. Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Priamo Bocchi, ha replicato in Aula alla risposta del sottosegretario alla presidenza Manuela Rontini relativa all’interpellanza sull’esposizione della bandiera arcobaleno nell’atrio della sede della Giunta regionale.
Bocchi ha ribadito che l’uso dei simboli negli edifici pubblici è disciplinato da norme chiare, a partire dal D.P.R. 7 aprile 2000, che tutelano la neutralità delle istituzioni e stabiliscono che accanto al tricolore possano essere esposte esclusivamente bandiere pubbliche istituzionali, come quella dell’Unione europea e il gonfalone regionale. Ma nella sede della Giunta, in posizione di rilievo, a destra di tutte le altre, sventola il drappo arcobaleno.
Nella risposta all’interpellanza, il sottosegretario Rontini ha difeso la scelta della Giunta spiegando che la bandiera della Pace è esposta da decenni per rappresentare l’impegno della Regione sui valori di convivenza civile, dialogo e solidarietà, richiamando l’articolo 11 della Costituzione e la legge regionale n. 12 del 2002 sulla promozione della cultura di pace.
“Se i membri della Giunta ritengono che la bandiera arcobaleno significhi ‘inclusione’, ‘pace’, ‘sviluppo sostenibile’, ‘diritti umani’, ‘società giusta’, ‘cittadinanza globale’, ‘presidio democratico’ – tutte cose che vanno benissimo –, la appendano in camera loro. Attribuirle un valore simbolico così ampio significa ammettere che essa rappresenta una visione culturale e ideologica ben definita, che legittimamente non appartiene a tutti. Per questo è fuori luogo in una sede istituzionale” ha sottolineato l’esponente di FdI che, nel corso della replica ha rimarcato come l’unico simbolo davvero capace di rappresentare l’intera comunità regionale sia il tricolore, “l’unica bandiera che unisce tutti i cittadini”. A sostegno di questa posizione, l’intero gruppo assembleare di Fratelli d’Italia ha dispiegato la bandiera italiana in Aula, a testimonianza del rispetto dovuto ai simboli della Repubblica e della richiesta di piena osservanza delle regole.
“La Giunta avrebbe fatto meglio ad ammettere l’errore e a rimuovere quella bandiera che significa solamente un uso poco neutrale e molto ideologico dei luoghi istituzionali” ha concluso Bocchi.

