Vivere Langhirano boccia il bilancio 2026: “Pressione fiscale al massimo e poche risposte ai cittadini”

Il gruppo consiliare di minoranza vota no al documento di previsione: “Conti in ordine ma nessun beneficio concreto. Servizi carenti e proposte dell’opposizione respinte”

di Tatiana Cogo

Il gruppo consiliare Vivere Langhirano ha votato contro il bilancio di previsione 2026 del Comune, giudicandolo privo di una visione strategica e incapace di offrire risposte concrete alle esigenze della comunità. Secondo l’opposizione, il documento approvato dalla maggioranza si regge su una pressione fiscale mantenuta ai livelli massimi e su un utilizzo rigido degli strumenti tributari, con sanzioni applicate al massimo anziché il ricorso agli avvisi bonari previsti dalla normativa.

Nonostante l’amministrazione rivendichi la chiusura anticipata del disavanzo, per Vivere Langhirano i cittadini non vedono benefici tangibili: restano alte tutte le imposte comunali, aumentano le tariffe e la Tari, mentre i servizi non mostrano miglioramenti significativi. A questo si aggiunge lo stallo di opere attese come la ciclopedonale Arola–Torrechiara e il permanere di criticità quotidiane che incidono su famiglie, lavoratori e imprese.

Sul fronte dei servizi pubblici, il gruppo segnala una gestione dei rifiuti costosa e inefficiente, trasporti pubblici insufficienti, servizi sociali da rafforzare e una politica della sicurezza ritenuta limitata quasi esclusivamente all’installazione di telecamere, senza una strategia più ampia su vivibilità, ambiente e sicurezza reale del territorio.

«Se i conti sono solidi – sottolinea Vivere Langhirano – era lecito aspettarsi un alleggerimento della pressione fiscale o investimenti più incisivi sulla qualità della vita, non solo risultati contabili da comunicare».

Accanto alla critica, l’opposizione rivendica di aver presentato proposte concrete al DUP, tutte respinte dalla maggioranza: dall’introduzione degli avvisi bonari per aiutare i cittadini in difficoltà, alla riqualificazione di aree urbane come piazzale della Pace e via Europa a Pilastro, fino allo stop alla vendita del patrimonio pubblico senza adeguate valutazioni, al potenziamento delle colonnine elettriche e a una strategia strutturata di valorizzazione turistica del Castello di Torrechiara.

Il gruppo consiliare, guidato dalla capogruppo Federica Di Martino, assicura che continuerà a svolgere un ruolo di opposizione vigile e propositiva: «Langhirano merita servizi efficienti, investimenti reali e una programmazione capace di guardare al futuro».


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