La Polizia ferma un altro rapinatore

di UG

Oltre al fermo di un cittadino senegalese ventiseienne autore di due furti con strappo, prosegue l’attività di contrasto ai reati predatori da parte della Polizia di Stato.

 Nella notte del 13 agosto, il personale della Squadra Volante della Questura di Parma, in servizio di controllo del territorio, ha sottoposto alla misura pre-cautelare del fermo un cittadino marocchino, classe 1996, resosi responsabile di aver rapinato, in concorso con altri soggetti, un giovane infermiere tunisino residente a Parma.

In particolare, di seguito le circostanze che hanno indotto gli Operatori a procedere con la misura precautelare.

Nella notte del 12 agosto, il suddetto cittadino tunisino veniva avvicinato in via Trento da quattro giovani che, con fare amichevole, iniziavano a conversare con lo stesso, chiedendo se avesse una sigaretta. La loro insistenza verbale è sfociata in una vicinanza fisica che vedeva uno dei quattro “tastare” il corpo del giovane mentre gli altri lo distraevano. Ad un tratto, un secondo interlocutore si è avvicinato alla giovane vittima inconsapevole, portando il suo braccio al collo del ragazzo per poi, con velocità e destrezza, sfilare dalla tasca anteriore dei pantaloni dello stesso il suo telefono cellulare. Accortosi di quanto subito, ha visto poi i ragazzi allontanarsi velocemente e nel tentativo di riavere quanto di sua proprietà, li ha inseguiti gridando di ridargli quanto sottratto.

Richiesta rimasta disattesa, con i malviventi che si sono messi addirittura a gridare alla vittima di non permettersi di chiamare la Polizia. Il giovane infermiere, che nel frattempo aveva chiesto l’intervento della Polizia, non ha desistito, continuando nell’inseguimento, e comunicando passo passo le strade percorse dai malviventi, fino a raggiungere il ragazzo che gli aveva sottratto il cellulare.

Una volta raggiunto nei pressi del ponte Europa, ha tentato di bloccargli la via di fuga ricevendo in risposta violenti colpi al petto e calci, questi fortunatamente non andati a segno. A seguito della breve colluttazione i malviventi riuscivano a darsi definitivamente alla fuga facendo perdere le proprie tracce.

Nella successiva notte del 13 agosto, la vittima della rapina ha contattato nuovamente la locale Sala Operativa riferendo di aver riconosciuto uno degli autori della rapina. Giunte immediatamente sul posto le volanti hanno rintracciato il reo, che una volta riconosciuto formalmente, è stato sottoposto alla misura di fermo come indiziato di delitto, stante la sussistenza di un quadro indiziario a suo carico, il fondato pericolo di fuga, nonché di reiterazione del reato.

L’uomo è stato inoltre indagato in stato di libertà per il reato di falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sull’identità o su qualità personali proprie o di altri, avendo fornito generalità false in sede di controllo.

Informato il Pubblico Ministero di turno, questo disponeva l’accompagnamento del reo presso la locale Casa Circondariale per essere messo a disposizione dello stesso.

Questura di Parma

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