Pinardi (Azione): “L’integrazione è la sfida del futuro, non si scappa dalla realtà”

di UG

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha condotto una lunga campagna elettorale incentrata sulla opposizione alla migrazione straniera e a difesa della sovranità Nazionale. Ha proposto i respingimenti in mare attraverso operazioni di blocco navale effettuate dalla marina militare. Grazie a queste argomentazioni, ha ottenuto un notevole successo elettorale, a scapito soprattutto della Lega.

In seguito la tragedia di Cutro, ha convocato con urgenza il consiglio dei ministri nella cittadina calabrese. Durante l’incontro, ha annunciato con determinazione la decisione di combattere gli scafisti a in tutto il globo terracqueo. Tuttavia, non sono ancora disponibili informazioni concrete riguardo il numero di trafficanti di esseri umani arrestati dalle competenti autorità.

Nel frattempo, i flussi migratori che raggiungono le nostre coste sono più che raddoppiati rispetto l’anno precedente. Il cuore della questione è ora la gestione delle persone ora presenti nel nostro paese. Donne, bambini e giovani uomini stanno fuggendo da situazioni di guerra, carestia e persecuzione, alla ricerca di migliori condizioni di vita. Trovarci di fronte a questa sfida solleva la domanda come risolverla efficacemente.

Un esempio positivo di buone pratiche proviene dalla provincia di Vicenza, dove oltre venti comuni si sono uniti per promuovere un accordo fra la prefettura, le amministrazioni locali, le associazioni di volontariato e le cooperative sociali al fine di gestire gli emigrati richiedenti asilo. I comuni si sono attivati nella ricerca degli alloggi e attuare progetti di integrazione con l’inserimento dei minori nelle scuole, corsi di lingua per gli adulti, corsi di formazione professionale per fornire al sistema imprenditoriale manodopera qualificata. Servono mediatori culturali, assistenti sociali, agenti della polizia municipale.

La Presidente del Consiglio ha confermato che in Italia servono 500mila immigrati all’anno per la tenuta demografica del Paese. Il saldo tra nati e morti è negativo e quindi gli stranieri sono indispensabili per la tenuta sociale ed economica del nostro sistema.

Senza manodopera molti settori della nostra economia sono a rischio.

Per attuare politiche di integrazione serve la volontà politica, capacità di coinvolgimento di tutti gli attori e risorse economiche per garantire agli immigrati i servizi necessari per assicurare un percorso di progressiva integrazione.

La sfida per il futuro è questa. Non si sfugge dalla realtà.

Le polemiche di questi giorni che vedono protagonista il sindaco di Parma Michele Guerra che, giustamente lancia un grido di allarme per le mancanze del governo, sono fondate. Si può uscire dalla situazione che ha spinto il sindaco di Montechiarugolo e l’Unione dei comuni della Valdenza a prendere posizione contro la soluzione della ex fabbrica di Martorano, attraverso un progetto condiviso dalle amministrazioni comunali di tutta la provincia di Parma, sul modello dei comuni del vicentino.

 

Aeroporto Verdi: tutto è compiuto (di Andrea Marsiletti)

 

Riportiamo i comuni e le loro articolazioni (Unioni, ASP, Aziende per i Servizi Sociali) al centro del governo e del controllo di questo fenomeno. Dotandoli di mezzi finanziari adeguati per coprire le spese previste nei capitolati delle prefetture, per l’integrazione sociale dei migranti, per l’avvio al lavoro.

Il Presidente della Provincia di Parma Andrea Massari e il sindaco di Parma Michele Guerra si facciano promotori di un incontro tra tutti i sindaci, con il Prefetto per definire un piano organico di accoglienza degli immigrati richiedenti asilo.

In questo contesto “Azione Parma” si impegna a fornire un contributo significativo per identificare soluzioni positive.

Massimo Pinardi
Segretario provinciale di Azione Parma

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