I Sindaci richiamano Enel alle sue responsabilità

SMA MODENA

16/02/2015
h.16.00

“La Provincia di Parma non solo non ha rinunciato alla class action ma ha fatto molto di più. Non ci interessa la battaglietta legale per foraggiare qualche avvocato e restare a bagno maria. A questa, sì, rinunciamo e facciamo a meno volentieri. Lo dico con chiarezza, perché non passi l’idea che dopo tanto trambusto, ora tutto tornerà come prima”. E’ questa la dichiarazione del Presidente Fritelli.  “Quello che abbiamo sviluppato qui, diventando modello di unità tra Istituzioni e Consumatori per gli altri territori, è una class action nel senso letterale di azione collettiva politica e istituzionale, che vuole da Enel risposte concrete sul tema dei risarcimenti verso cittadini, imprese e Comuni – perché del tutto insufficienti i soldi previsti dall’Autorità per l’Energia – e che ha l’obiettivo primario di fare molto più di quello che non si potrebbe avere in una normale sede giudiziaria: portare Enel a mettersi seduta ad un tavolo serio in cui parlare, compiutamente, di investimenti per la manutenzione della rete, gestione delle emergenze e dei presidi tecnici sul territorio, che non lasceremo siano smantellati. Se è successo tutto quello che abbiamo registrato, non è colpa di una nevicata polare, ma di una serie di inefficienze che si sono sommate e che oggi vanno risolte.
Questo è emerso con forza dai Sindaci riuniti stamattina in Provincia e questo andremo a dire domani a Bologna, rappresentati dal Sindaco di Fidenza Andrea Massari, che nei giorni dell’emergenza ha saputo costruire un fronte comune importante, capace di aggregare tantissime realtà.
Questa è l’azione collettiva, class action, che la Regione oggi ha confermato di voler portare avanti insieme a noi. Un impegno per il quale desidero ringraziare il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore alla Protezione Civile, Paola Gazzolo”.
Fritelli riassume le conclusioni dell’incontro dell’Assemblea dei Sindaci svolta stamattina in Provincia. Vi hanno partecipato anche i parlamentari di Parma on. Patrizia Maestrie on. Giuseppe Romanini, e il sen. Giorgio Pagliari, oltre agli esponenti delle associazioni dei consumatori: Fabrizio Ghidini di Federconsumatori, Francesca Campaninidi Confconsumatori e Michele Saldina del Movimento difesa del Cittadino.
Al centro dell’incontro il disservizio che si è prodotto ai danni di tanti cittadini del Parmense per l’interruzione di energia elettrica nei giorni della nevicata, dal 6 febbraio in poi.
L’incontro fa seguito alla riunione del tavolo Anci provinciale svoltasi a Noceto l’11 febbraio scorso, conclusosi con un documento comune.
Aprendo l’Assemblea dei Sindaci di stamattina, Fritelli ha ricordato i gravi disagi, anche economici, patiti da centinaia di cittadini e da molte aziende per il venir meno della fornitura di energia elettrica, che è durata dal venerdì in poi, in alcuni casi anche fino al martedì.
L’on. Romanini ha spiegato che i deputati emiliano-romagnoli hanno presentato alla Camera una “interrogazione urgente” ai ministri dell’Ambiente, dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture, , in cui hanno segnalato una carenza di gestione nella manutenzione della linea, a cui il governo è tenuto a rispondere entro il prossimo venerdì 20 febbraio.
“Abbiamo chiesto spiegazioni anche sul perché Enel non abbia risposto entro le 12 ore secondo il suo stesso protocollo, sul black out dei call center, sul piano di gestione delle emergenze, sulla manutenzione che manca – ha aggiunto l’on. Maestri – Sul tema dei rimborsi possiamo farci promotori anche di richieste più specifiche del nostro territorio.“
Il sindaco di Fidenza Massari, che è stato capofila dell’iniziativa, ha puntato il dito contro Enel (“La gestione dell’emergenza è fallita, Iren ha fatto meglio”), e ha reso noto che il Comune sta raccogliendo in proprio le informazioni sulle interruzioni, vista la scarsa collaborazione di Enel: si sa già che a Fidenza il 6 febbraio erano oltre 600 le utenze non servite. “Vogliamo essere trattati come Cortina” è la richiesta di Massari. Nella nota località turistica, a seguito di una vicenda analoga, Enel ha poi compiuto consistenti investimenti per rinnovare gli impianti.
Ghidini presidente di Confconsumatori ha rilevato che disagi e i danni sono stati sproporzionati rispetto ad una normale nevicata.”Il fatto è che in alcune zone del territorio, le reti elettriche sono “marce” – denuncia Ghidini – e la capacità di Enel di attivare il pronto intervento è stato inadeguato per mezzi e materiali, non è stato neanche richiamato al lavoro tutto il personale.” Si è poi soffermato sul tema degli indennizzi. Quello automatico, che riguarda solo le utenze domestiche, non le imprese, è al massimo di 300 euro, e copre 3 giorni e mezzo di interruzione. Per ulteriori indennizzi per i giorni successivi, occorre fare richiesta. Nel 2012-2013 per un evento analogo, furono contrattati ulteriori indennizzi per 650 euro in più, fino al 10° giorno. Ghidini ha richiamato l’attenzione su alcuni punti: censura forte all’operato di Enel, richiesta di investimenti sulla manutenzione, richiesta a Regione e Governo di non lasciare solo il territorio, richiesta a Enel di uno sforzo superiore per i risarcimenti, che non dovranno essere caricati sulle bollette.
Altri chiarimenti sui rimborsi li ha forniti Campanini di Confconsumatori: per le linee a media e bassa tensione, i tempi dell’indennizzo sono di 60 giorni dalla fatturazione; in pratica tra 3-4 mesi dovrebbe comparire in fattura la cifra, con una dicitura apposita. Sul sito dell’associazione sono disponibili modelli da utilizzare per richiedere il rimborso delle spese eventualmente sostenute (es. albergo e noleggio generatore). Le aziende possono invece rivolgersi alle loro associazioni di categoria, che hanno protocolli ad hoc per la conciliazione.
Saldina del Movimento difesa del cittadino, ha auspicato una richiesta formale dei Comuni ad Enel per verificare lo stato della manutenzione. “Enel deve tornare a spendere sul territorio e dare un servizio al cittadino, non limitarsi a fare cassa” ha affermato.
Alcuni sindaci, come Altieri di Fontanellato e Bianchi di Collecchio, hanno messo in rilievo i tempi inaccettabili (da 2 a 8 anni) con cui Enel risponde alle aziende che richiedono un allaccio o un aumento di potenza per incrementare la produzione; hanno chiesto anche l’istituzione di un tavolo provinciale con Enel e un contatto con l’Authority per l’energia elettrica.
Il sindaco di Zibello Censi ha accusato Enel di avere pesantemente diminuito gli investimenti per la manutenzione a Parma, passati da 4 milioni a 70 mila euro.
“Stiamo facendo un gioco di squadra importante – ha rilevato il sindaco di Noceto Fecci- sia come sindaci, sia come Provincia. Ci sono stati incontri a Piacenza, Reggio e Modena, e anche la Regione e i parlamentari stanno facendo la loro parte.” Fecci ha poi proposto un documento sul tipo di quello approvato a Noceto, che comprenda: il giusto risarcimento a chi ha subito danni, sia privati sia imprese, un maggiore investimento di Enel sulla rete elettrica che è fatiscente, un richiamo all’Authority.
Aramini sindaco di Varsi ha sottolineato l’assenza di un punto di riferimento di Enel nei giorni della nevicata, tanto più grave in certi casi, come quelli delle persone in dialisi o dipendenti da macchine per la respirazione, e ha proposto di portare al tavolo con Enel i temi degli investimenti e della manutenzione, ora oggetto di un appalto unico, e di vari subappalti, con risultati insoddisfacenti.
Grenti sindaco di Fornovo chiede che l’Authority compia il monitoraggio e il controllo, non solo sui prezzi, ma anche su come le tariffe vengono utilizzate sul territorio.
Per Azzali sindaco di Mezzani, l’azione collettiva è molto utile, ha poi proposto ai deputati locali il tema della chiusura degli uffici postali.
Il sindaco di Neviano Arduini Garbasi ha chiesto polemicamente perché a Parma bastino due ore per il ripristino delle linee elettriche mentre a Neviano ne occorrano otto.
Il sen. Pagliari ha preannunciato la richiesta di un incontro con la dirigenza Enel e ha messo in rilievo due aspetti: da un lato l’inefficienza di Enel nella crisi e la sua carenza di presenza sul territorio. “L’omissione di servizio di per sé – ha affermato – è un fatto illecito extracontrattuale che genera responsabilità”. L’altro aspetto è l’attuale presenza di Enel nel Parmense e la sua inadeguatezza di risorse, mezzi, e canali di comunicazione. Ha sollecitato una presa di posizione coordinata tra tutti i livelli istituzionali e una proposta al tavolo del Mef (Ministero Economia e Finanza) e dell’Authority. Sui tempi con cui Enel concede l’aumento di potenzialità elettrica alle aziende, Pagliari ha preannunciato una denuncia in Parlamento.
Il presidente della Provincia Fritelli, concludendo l’Assemblea dei Sindaci, ha riassunto la situazione: “Abbiamo l’azione parlamentare, c’è stata la disponibilità delle Associazioni dei Consumatori di mettersi a disposizione dei privati per portare avanti cause risarcitorie, da parte nostra, come Provincia, continueremo un’attività di coordinamento per richiamare Enel alle sue responsabilità sul territorio. Chiederemo all’Ufficio provinciale Pianificazione un lavoro di ricognizione sullo stato degli impianti. Occorre evitare in ogni modo il rischio di un calo dell’attenzione.”

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Dopo l’Assemblea dei sindaci di oggi, domani Massari andrà a rappresentare Comuni e Provincia all’incontro in Regione
Martedì 17 febbraio alle 17 a Bologna. Massari:“Dall’Assemblea dei Sindaci di stamattina una strategia comune per portare Enel ad assumersi le sue responsabilità”.

Sarà Andrea Massari, sindaco di Fidenza e Consigliere provinciale delegato a rappresentare la Provincia e i Comuni del territorio all’incontro convocato dal presidente della Regione Bonaccini per domani, martedì 17 febbraio, alle 18 a Bologna.
“Come ho detto più volte in questi giorni, non molliamo – dichiara Massari – Stamane in Provincia, grazie alla regia del Presidente Fritelli, abbiamo lanciato un importante coordinamento tra Sindaci, Parlamentari e Associazioni dei Consumatori. Un’azione collettiva, dalla quale è nata una strategia comune per portare Enel ad assumersi le sue responsabilità. Siamo solo all’inizio di un confronto che non sarà facile ma che altrove, in altre zone d’Italia, ha visto importanti risultati. Lavoriamo per portare al risarcimento chi di tasca propria ha dovuto fare funzionare stalle, caseifici, aziende, per le famiglie che hanno patito disagi enormi e impensabili nel 2015. Lavoriamo per risarcire i Comuni che hanno sopperito, da soli, ai disagi del black out spendendo cifre considerevoli, che la Provincia sta mappando caso per caso. Lavoriamo per migliorare la qualità dei servizi Enel, affinché la risposta ai cittadini in caso di emergenza non sia più affidata a centralini automatici o a numeri verdi che non hanno retto all’urto. Chiederemo ad Enel, soprattutto, di riprendere una stagione di investimenti per le manutenzioni dei suoi impianti e per rimettere al servizio della rete e dei consumatori personale operativo, tecnici specialisti e tutto quanto necessario per intervenire non solo in fase di emergenza, come hanno rilevato anche le organizzazioni sindacali. In questa logica, credo sia assolutamente da rivedere la riduzione dei presidi tecnici Enel sul territorio. Uno smantellamento segnalato da più colleghi Sindaci e giustamente avvertito come un pericolo”.