A Parma sostanzialmente stabile il numero delle imprese femminili

di AndreaMarsiletti2

Si è ridotta, nel terzo trimestre 2025, la tendenza al calo (già molto lieve) del numero delle imprese femminili attive in provincia di Parma.

A fine settembre, infatti, la flessione è risultata dello 0,1% (era allo 0,4% alla fine del giugno scorso), corrispondente a sole 5 unità in meno rispetto allo stesso mese del 2024.

Ora, dunque, le imprese femminili parmensi si collocano a quota 8.290 unità, con un’incidenza del 21,3% sul totale delle aziende attive in provincia.

A seguito delle modifiche intervenute nei mesi scorsi sulla classificazione delle attività economiche (codici Ateco 2025), attualmente è impossibile determinare quali siano stati, con esattezza, i movimenti all’interno dei diversi comparti produttivi e di servizio. Tuttavia, dalle analisi dell’Ufficio Studi e Statistica della Camera di commercio dell’Emilia su dati Infocamere, emerge che la maggior presenza di imprese femminili si riscontra nel settore nell’ambito dei servizi alle imprese, con 2.052 unità ed un peso sul totale del 24,8% sul totale dell’imprenditoria “in rosa”. Molto rilevante anche la presenza nel commercio, in cui si riscontra la presenza di 1.815 imprese femminili (il 21,9% sul totale) e nei servizi alla persona con 1.363 aziende (e una quota del 16,4%). Seguono, in graduatoria, l’agricoltura (1.221 realtà imprenditoriali femminili, che coprono il 14,7% del totale), le attività di alloggio e ristorazione (863 unità e incidenza del 10,4%), il comparto manifatturiero (sono 660 imprese femminili attive e quota dell’8,0% sul totale) e, infine, le costruzioni, con 295 attività guidate da donne.

Riguardo alla natura giuridica, seppur in calo dello 0,2% rispetto ad anno fa, le imprenditrici parmensi confermano la loro presenza maggioritaria del 64,7% nella tipologia aziendale individuale, dove sono ben 5.363. Sono, invece, in aumento del 2,7%, le società di capitali a guida femminile, che adesso contano 1.908 unità, con un peso sul totale del 23,0%. L’altra classe aziendale con una presenza femminile di rilievo, è rappresentata dalle società di persone (incidenza del 10,6%), che sono 876 e in deciso calo del 4,9%. Le cooperative, i consorzi e le altre forme giuridiche, si fermano a sole 143 unità attive, confermando il dato dell’anno passato, e un’incidenza dell’1,7%.

L’Ufficio Studi e Statistica ha poi focalizzato le sue analisi sulle imprese individuali femminili, le sole per le quali si possono ricavare notizie su particolari qualifiche imprenditoriali. E’ così emerso che le imprese femminili artigiane parmensi sono ben 1.542, con un’incidenza sul totale al 28,8%. E’ invece meno forte la presenza imprenditoriale femminile giovanile, che si ferma a 556 attività e incidendo, così,  del 10,4%. Restano, infine, da menzionare le imprese individuali “in rosa” di nazionalità straniera, che in provincia di Parma sono 1.054 e che coprono il 19,7% dell’insieme.

Le analisi relative alla distribuzione territoriale delle imprese femminili e alla loro incidenza sul totale delle aziende attive localmente collocano il comune capoluogo al primo posto in termini numerici (3.605 imprese femminili attive, che rappresentano il 21,4% sul totale delle unità produttive), mentre per l’incidenza sul totale delle imprese il primato va al comune di Valmozzola, con 28 aziende “in rosa” (il 35,4% sul totale delle attività presenti), seguito da Corniglio (68 imprese femminili e quota del 28,8% sul totale), Varsi (43 unità e incidenza al 28,1%) e Bardi (94 aziende femminili che rappresentano il 26,4% dell’insieme). 

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