La Cisl ha lanciato la sua “Maratona per la Pace”, una mobilitazione capillare che coinvolge tutti i territori dell’Emilia-Romagna, a partire da Piacenza, dalla sede provinciale, in un percorso di riflessione e azione. L’arrivo a Parma, nella sede di via Lanfranco. Le staffette hanno attraversato le principali località delle due provincie, quali Fiorenzuola e Fidenza, passando per Pontenure, Roveleto di Cade, Alseno e Pontetaro.
“Questa idea non è stata un gesto isolato, dice il segretario generale territoriale Michele Vaghini, ma la naturale prosecuzione di un impegno costante e delle ferme prese di posizione espresse negli ultimi due mesi dalla Cisl sui diversi conflitti in corso. Ringrazio a nome della Cisl tutti i partecipanti e le istituzioni presenti che hanno capito il valore simbolico di questa iniziativa”.
L’iniziativa ha inteso rafforzare il dialogo, promuovere solidarietà e convivenza, unendo energie e coscienze. Per questo i partecipanti si scambiano un testimone ‘speciale’, diverso per ogni direttrice della maratona: da Rimini a Bologna viaggerà un manifesto della Costituzione italiana, da Ferrara partirà una copia della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, mentre sulla direttrice emiliana, a partire da Piacenza verso Parma è passata di mano in mano la Dichiarazione universale dei diritti umani. A Fidenza è stata consegnata al sindaco Davide Malvisi, a Parma a Don Augusto Fontana, responsabile dell’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro (Diocesi di Parma).



“Di fronte all’escalation dei conflitti internazionali, che abbiamo visto in particolare in Medio Oriente e in Ucraina – prosegue Vaghini – la Cisl ha scelto di non rimanere indifferente: abbiamo condannato fin dai primi giorni senza riserve, ogni atto di terrorismo e aggressione, ribadendo un principio fondamentale: fermare le armi subito con una tregua umanitaria. Non si può rimanere equidistanti e neppure inerti di fronte a chi difende la propria terra e invece chi massacra civili. Per questo, abbiamo sostenuto risoluzioni internazionali che condannano l’aggressione russa all’Ucraina, definendole un atto di grande valore politico e morale”.
“Analogamente, sulla crisi tra Israele e Palestina, abbiamo chiesto un cessate il fuoco immediato per salvaguardare la popolazione, auspicando che il processo di pace conducesse finalmente alla convivenza di due liberi stati, Israele e Palestina”.
“La pace è un dovere da costruire anche con atti concreti, continua Vaghini. Per questo, abbiamo avviato una sottoscrizione e promosso una raccolta fondi per sostenere interventi umanitari tramite la Croce Rossa, chiedendo l’apertura immediata di corridoi sicuri per i civili a Gaza. Siamo stati l’unico sindacato a manifestare a Roma all’ambasciata israeliana, per denunciare il continuo massacro della popolazione civile in quella striscia. Prosegue, parallelamente, l’impegno Cisl per sostenere il popolo invaso dell’Ucraina, anche a livello territoriale, che ha visto sin dall’inizio del conflitto, iniziative di sensibilizzazione di ciò che stava accadendo in quel territorio e anche una raccolta fondi a sostegno della popolazione civile colpita dalla guerra”.
La marcia per la Pace vedrà l’evento conclusivo in Emilia-Romagna, il 7 novembre con l’arrivo a Bologna delle staffette e la camminata alla Basilica di San Luca e culminerà il 15 novembre a Roma con una grande Assemblea Nazionale. Sarà l’occasione non solo per raccogliere le voci dei territori ma anche per consegnare ufficialmente alla Croce Rossa Italiana i fondi raccolti.
			        
														