Negli ultimi giorni alcune ricostruzioni mediatiche hanno lasciato intendere l’avvio imminente di attività di perforazione per la ricerca di idrocarburi nel territorio parmense. Si tratta di affermazioni che possono indurre preoccupazione negli amministratori e nei cittadini soprattutto per la scarsissima informazione da parte dei ministeri competenti.
Nel Parmense le pratiche interessate sono due: Fontevivo: istanza di ricerca che coinvolge quindici comuni della Bassa e dell’area centrale, con un perimetro complessivo di circa 411 km²; Santa Maria del Piano: istanza che interessa sei comuni della Pedemontana, per un’estensione di circa 68 km².
Il Progetto “Fontevivo” coinvolge i comuni di Polesine Parmense, Zibello, Busseto, Soragna, San Secondo Parmense, Sissa-Trecasali, Torrile, Parma, Fontevivo, Fontanellato, Fidenza, Salsomaggiore Terme, Noceto, Medesano e Collecchio.
Mentre il Progetto “Santa Maria del Piano” riguarda i comuni di Parma, Felino, Langhirano, Lesignano de’ Bagni Traversetolo, Montechiarugolo.
L’annullamento, a febbraio 2024, del PiTESAI (Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee) da parte del TAR Lazio ha comportato la riattivazione di pratiche sospese negli anni precedenti. Il Ministero dell’Ambiente ha quindi ripristinato i perimetri originali e riaperto gli iter amministrativi relativi a varie istanze di permesso di ricerca presenti sul territorio nazionale.
Si tratta della riattivazione dell’istruttoria amministrativa: conferenze dei servizi, pareri tecnici e valutazioni ambientali. Non vi è alcun via libera, ad ora, a perforazioni o attività estrattive. Per procedere alla realizzazione di un pozzo sono infatti necessari: 1. il decreto di conferimento del permesso di ricerca; 2. un’autorizzazione specifica per ogni intervento; 3. la relativa Valutazione di Impatto Ambientale.
Ad oggi nessuno di questi passaggi risulta avviato o approvato.
A riguardo, il consigliere regionale Andrea Massari dichiara: “Il tema dell’energia richiede equilibrio, competenza e trasparenza. Come consiglieri continueremo a vigilare affinché ogni progetto segua le procedure previste, comprese le valutazioni ambientali ma soprattutto il coinvolgimento dei territori. È fondamentale che i cittadini e gli amministratori sappiano che non parliamo, al momento, di perforazioni imminenti, ma della ripresa di iter amministrativi che comunque tracciano un percorso . Sarebbe importante che il Governo chiarisse bene su quali siano le proprie intenzioni e quali modalità di informazione e partecipazione intenda attivare, cosa che ad oggi non è avvenuta.”
L’obiettivo, quindi, è garantire ai cittadini del Parmense un’informazione completa, accurata e rispettosa dei fatti, evitando allarmismi e semplificazioni che non aiutano il confronto pubblico.


