Al Palazzo del Governatore di Parma si è tenuto oggi il convegno “Acque e territorio: la pianificazione distrettuale in un clima che cambia”, promosso nell’ambito del VI Meeting LIFE Climax Po. L’incontro ha riunito amministrazioni locali, Regioni, enti gestori, cittadini e rappresentanti del mondo produttivo per fare il punto sulla gestione del territorio e delle risorse idriche nel distretto del fiume Po.
Nel corso della mattinata – introdotta dai saluti istituzionali di Andrea Colombo, Segretario Generale facente funzione dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po (ADBPO); Gianluca Borghi, assessore Sostenibilità Ambientale, Energetica ed alla Mobilità del Comune di Parma; e Gianluca Zanichelli, Direttore Generale dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPo) – è stata delineata una fotografia nitida di come i cambiamenti climatici in atto stiano modificando l’idrologia dei principali affluenti del fiume Po e del fiume Po stesso. Riduzione degli apporti nevosi, riduzione del numero di giorni con precipitazioni, aumento delle precipitazioni intense, aumento del numero di giorni con temperature massime superiori ai 30°C sono solo alcuni dei segni evidenti del cambiamento climatico in atto nel Distretto del Grande Fiume.
L’Autorità di bacino distrettuale del Bacino del Po (ADBPO), con gli interventi dei Dirigenti di Settore Andrea Colombo, Fernanda Moroni e Francesco Tornatore, ha illustrato come questi elementi stiano orientando la revisione dei Piani distrettuali per il ciclo 2027-2033: il Piano di Gestione Acque del distretto idrografico del fiume Po (PdGPo), il Piano del Bilancio Idrico (PBI) e Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni (PGRA). Uno dei passaggi più attesi è stata la presentazione della nuova Valutazione preliminare del rischio di alluvioni, approvata nel luglio 2025, che aggiorna l’individuazione delle aree del distretto considerate più vulnerabili.
La tavola rotonda che ha seguito gli interventi introduttivi ha riunito una parte significativa dei soggetti che, a vario titolo, hanno rilevanti responsabilità sulla sicurezza idraulica e sulla gestione dei servizi idrici. Al confronto, moderato dal giornalista Andrea Gavazzoli, hanno preso parte Fabrizio Curcio, Commissario straordinario per la ricostruzione post-alluvione, insieme ai rappresentanti delle Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto – Angelo Robotto, Immacolata Tolone, Cleto Carlini e Luca Marchesi – oltre a Francesco Vincenzi, presidente di ANBI e a Vito Belladonna, direttore di ATERSIR.
Il lavoro sviluppato da LIFE Climax Po è stato richiamato più volte nel corso della mattinata, soprattutto per il contributo che questo progetto offrendo alle istituzioni, e ad ADBPO in particolare, nella costruzione di una conoscenza condivisa degli effetti che i cambiamenti climatici stanno producendo a scala distrettuale. I sistemi informativi, gli scenari climatici e gli strumenti messi in campo dal progetto consentono, infatti, di avvicinare il mondo tecnico alle esigenze di chi deve programmare interventi, valutare il rischio e aggiornare la pianificazione distrettuale.
LIFE Climax Po, progetto europeo coordinato dalla stessa ADBPO e che vede coinvolti ben venticinque partner – tra cui Regione Emilia-Romagna, Legambiente, ANBI Emilia-Romagna, l’Università di Bologna e Arpae – lavora dal 2023 allo sviluppo di strumenti e analisi per una gestione “climaticamente intelligente” del territorio e delle risorse idriche del distretto. In particolare, il progetto sta accompagnando ADBPO e gli Enti competenti nella revisione della pianificazione distrettuale per il periodo 2027-2033 con modelli climatici aggiornati e strumenti operativi a supporto delle decisioni pubbliche.

