A Parma nuovi contratti di lavoro in flessione a dicembre, -5,2%

di AndreaMarsiletti2

Dopo un solo mese di crescita (+3,1% a novembre) torna a diminuire il numero dei nuovi contratti che le aziende parmensi intendono attivare.

Nel mese di dicembre, infatti, è prevista una flessione del 5,2%, con 2.740 nuovi contratti e un calo di 150 unità, rispetto allo stesso mese del 2024.

Cambiano, peggiorando, anche le prospettive per il trimestre dicembre-febbraio, in cui sono previsti 11.930 nuovi contratti, corrispondenti ad un -6,2% e a 790 attivazioni in meno, rispetto all’analogo trimestre 2024/25.

Con la sola eccezione di dicembre per il comparto primario (che resterà stabile), tutti i settori registreranno flessioni sia su base mensile, che trimestrale.

Il più evidente calo dei nuovi contratti sarà a carico del comparto dei servizi, per il quale a dicembre si dovrebbero registrare 1.670 attivazioni (-6,7%, corrispondente a 120 unità in meno sul dicembre 2024), seguito da un ulteriore rallentamento nel trimestre dicembre-febbraio, quando sono previsti 6.790 nuovi contratti, cioè 630 in meno (-8,5%) rispetto ad un anno fa.

Nei vari ambiti dei servizi, a dicembre solamente le imprese impegnate in quelli alla persona contano di incrementare le attivazioni (410 in totale e +13,9% sullo stesso mese del 2024), mentre le attività di alloggio e ristorazione confermano le previsioni dell’anno passato con 260 contratti.

Il dato negativo complessivo, dunque, è attribuibile al commercio (-18,2% con 360 contratti) e ai servizi alle imprese (-11,1% e 640 attivazioni).

Anche l’industria, seppure con percentuali meno negative, prevede una flessione delle attivazioni, con 1.000 nuovi contratti a dicembre (-2,9%, cioè 30 unità in meno) e 4.750 nel trimestre analizzato, con un calo del 2,5% (120 nuovi contratti in meno).

Più nel dettaglio, nel mese corrente il manifatturiero e public utilities mostrerà un calo del 5,7%, con soli 820 contratti, mentre le costruzioni attiveranno 180 nuovi contratti (+12,5%).

L’analisi dell’Ufficio Studi e Statistica della Camera di commercio dell’Emilia su dati Excelsior evidenzia che le aziende della nostra provincia che prevedono di attivare nuovi contratti nel mese di dicembre sono pari al 14,0%; una cifra più contenuta del solito, cui fa però da contraltare un dato più positivo relativo alla stabilità dei nuovi contratti; il 29,0% (la percentuale più alta dell’anno), infatti, sarà a tempo indeterminato o di apprendistato.

Il 32,9% dei nuovi contratti di novembre è riservato a giovani con meno di 30 anni che, nell’ambito delle professioni dirigenziali e con elevata qualificazione sono particolarmente richiesti come tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni (53,8% dei nuovi contratti), insegnanti nella formazione professionale, istruttori e allenatori (33,3%) e tecnici della salute (31,7%).

Tra gli impiegati, i giovani candidati avranno più opportunità nelle vesti degli addetti agli sportelli e ai movimenti di denaro (84,0%), tra gli operatori della cura estetica (62,9%) e come addetti alle vendite (50,0%).

Da ultimo, gli operai qualificati under 30, potranno più agevolmente collocarsi tra gli operai dell’industria alimentare (75,3%), tra i fabbri ferrai costruttori di utensili (68,6%) e tra gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (52,5%).

Dicembre ripropone anche il tema dei cosiddetti candidati introvabili, ovvero figure professionali per la cui reperibilità le imprese dichiarano di trovarsi in difficoltà nel 48,8% dei casi.

L’Ufficio Studi e Statistica della Camera di commercio dell’Emilia  ha elaborato i dati forniti dal Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall’Unione europea.


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