Barilla lancia un piano di investimenti da 34,33 milioni di euro in dieci stabilimenti italiani. 9,99 milioni sono destinati all’Emilia-Romagna, regione che ospita le principali sedi industriali, direzionali e logistiche del gruppo e che qui impiega oltre 1.900 addetti. L’obiettivo del programma, “Contratto di sviluppo per la tutela ambientale – Barilla“, è ridurre i consumi energetici, abbattere le emissioni di CO₂, migliorare le prestazioni ambientali e incrementare l’autoproduzione di energia rinnovabile.
Gli interventi in regione interesseranno tre stabilimenti: a Pedrignano, sede centrale e sito con il principale Pastificio e Mulino del Gruppo, a Rubbiano di Solignano, polo sughi e conserve vegetali e a Ferrara, presso il ‘Mulino Barilla’ specializzato nella macinazione del grano duro per semola.
Le opere, di natura industriale e impiantistica, si svilupperanno lungo due direttrici principali: efficienza energetica e utilizzo di energie rinnovabili, con l’installazione di impianti fotovoltaici. La piena messa a regime è prevista entro il 2028.
Il “Contratto di sviluppo” è stato presentato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per accedere a contributi pubblici. La Regione Emilia-Romagna, tramite il vicepresidente con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, ha espresso parere positivo sulla coerenza della proposta con la programmazione regionale, notificato a Invitalia, gestore della procedura.
“Siamo di fronte a investimenti di un grande gruppo che rappresenta il Made in Italy nel mondo – ha dichiarato Colla –. Le azioni di Barilla si inseriscono pienamente nella strategia regionale per lo sviluppo sostenibile, rafforzando la filiera agroalimentare, riducendo i costi energetici e generando un effetto moltiplicatore su fornitori locali. L’efficientamento dei processi contribuirà anche alla qualità e alla stabilità del lavoro”.
Il piano aziendale risulta pienamente coerente con la legge regionale per la promozione degli investimenti e con la programmazione prevista dal “patto per il lavoro e per il clima”, la “strategia di specializzazione intelligente S3! e i “programmi regionali per la ricerca industriale, l’innovazione e il trasferimento tecnologico”.
