‘Parma da anni soffre la mancanza di adeguamento degli organici delle forze dell’ordine fermo al 1969 quando c’erano 25mila abitanti in meno’.
La denuncia è del candidato sindaco civico Dario Costi che durante il tavolo sulla sicurezza in piazzale Boito, ha incontrato insieme a Giuseppe Luciani, alcuni esponenti delle forze dell’ordine che hanno lamentato il non adeguamento dei livelli ministeriali di previsione del personale, fermi al 1989, data nella quale fu confermato il numero di vent’anni prima.
La carenza delle forze di polizia si aggiunge a quella della Municipale che conta 155 presenze contro le 220 previste per le città d’arte, turistiche e universitarie di queste dimensioni: ‘Questo – sottolinea Costi nel ringraziare le forze dell’ordine per il lavoro e la professionalità – non permette la possibilità di un presidio permanente’.
L’impegno di Costi è quello di una presa di posizione politica, in sinergia con Prefetto e Questore, nei confronti del Ministro dell’Interno: ‘Impulso che purtroppo – dice Costi – è mancato nel passato, quando allo stesso modo di altri settori come ad esempio la sanità, questa Amministrazione ha ignorato le esigenze dei cittadini non prendendo alcuna posizione e sottovalutando o minimizzando i problemi’.
Nel breve periodo poi Costi individua un’altra azione: riorganizzare efficacemente la collaborazione di associazioni di volontariato di pensionati di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Locale ed altri (City Angel) con il Comune, le Forze dell’Ordine e la Prefettura, aggiornando i protocolli e le convenzioni già esistenti al fine di affidare loro non solo i servizi di controllo all’uscita delle scuole e negli attraversamenti pedonali, ma anche il presidio volontario delle zone sensibili della città (Pilotta, Via Verdi, San Leonardo, parchi) tramite un’attività di segnalazione e controllo: ‘Questo consentirebbe di recuperare un buon numero di agenti, i quali potrebbero essere impiegati in servizi di prevenzione sul territorio’.