Fontanellato, truffa a un coppia di anziani: arrestati due “finti carabinieri”

di AndreaMarsiletti2

Il 10 dicembre i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Parma hanno portato a termine un’importante operazione che ha consentito di arrestare due uomini di origini campane, ritenuti i presunti responsabili, in concorso, di una truffa aggravata ai danni di una coppia di anziani di Fontanellato.
La tecnica utilizzata è quella, purtroppo nota, del finto maresciallo dei Carabinieri: un raggiro sempre più diffuso e rivolto soprattutto alle fasce più fragili.

Tutto è iniziato nella mattinata del 10 dicembre, quando numerosi cittadini di Parma hanno segnalato al 112 un’auto sospetta che si aggirava con insistenza nei quartieri residenziali. Le indicazioni fornite — marca, modello, colore e targa — hanno permesso ai militari di risalire rapidamente al veicolo. Dal controllo alla banca dati è emerso che quell’auto era già stata fermata in altre località italiane con a bordo persone con precedenti per truffe ai danni di anziani, sempre con la stessa tecnica.

Recepito il potenziale pericolo, i Carabinieri hanno attivato un dispositivo di controllo composto da più pattuglie, anche in borghese e con auto civetta. Il veicolo sospetto è stato individuato poco dopo, seguito a distanza e pedinato fino al primo pomeriggio, quando si è diretto verso Fontanellato. Qui si è fermato davanti a una villetta: uno degli uomini è sceso ed è entrato nell’abitazione.

Sospettando che fosse in corso un reato, i militari hanno atteso che il giovane uscisse. Dieci minuti dopo, l’uomo è risalito in macchina in tutta fretta: a quel punto è scattato il blitz. I Carabinieri hanno circondato l’auto, bloccando ogni via di fuga. A bordo sono stati identificati un 21enne campano e un 39enne, anch’egli campano residente nel centro Italia.

Durante la perquisizione, il 21enne — già segnalato per una truffa analoga e sottoposto all’obbligo di dimora in Campania — è stato trovato in possesso di monili in oro e medaglie religiose di cui non ha saputo spiegare la provenienza.

Il quadro si è chiarito definitivamente quando i militari hanno bussato alla porta della villetta. A rispondere è stata una coppia di anziani, visibilmente scossa, che ha raccontato di essere stata appena raggirata.

Secondo il loro racconto, il giovane si era presentato come “maresciallo dei Carabinieri della Stazione di via Garibaldi”, sostenendo di indagare su una rapina in gioielleria. I banditi — spiegava — sarebbero fuggiti a bordo di un’auto intestata proprio alla coppia. Una storia inventata, culminata nella richiesta di visionare i preziosi di famiglia per “verificarne la provenienza”. L’anziana, fidandosi, li aveva consegnati: il finto maresciallo li aveva nascosti addosso e si era allontanato.

Grazie al rapido intervento dei Carabinieri, i gioielli sono stati subito recuperati e restituiti ai legittimi proprietari, che hanno poi sporto denuncia presso la Sezione Radiomobile di Parma.

In considerazione della flagranza del reato, della querela delle vittime e dei numerosi elementi raccolti, i due uomini sono stati arrestati per truffa aggravata. Il Giudice ha convalidato l’arresto, disponendo la custodia cautelare in carcere per il 21enne e l’obbligo di dimora in un comune fuori regione per il 39enne.

A conclusione della vicenda, i Carabinieri hanno rilanciato un appello:
«Chi riceve telefonate o visite sospette deve chiedere sempre un numero o il nome dell’ufficio da richiamare. Nessun reparto dell’Arma manda personale a ritirare denaro o preziosi nelle abitazioni. In caso di dubbio, contattate subito un familiare o il numero 112. Prevenire è possibile: i truffatori puntano soprattutto sull’agitazione e sull’isolamento delle vittime».


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