Il Giro d’Italia 2026 e il Giro Women riportano l’Emilia-Romagna sotto i riflettori del ciclismo internazionale. Sei province coinvolte – Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna, Piacenza, Parma e Reggio Emilia – tra mare, pianura e Appennino, per tappe che uniscono sport, territorio e comunità.
Venerdì 5 giugno Sorbolo Mezzani dà il via alla settima tappa del Giro Women, la più lunga con 165 km. Le cicliste attraverseranno Colorno, Trecasali, San Secondo Parmense, Busseto e poi il Piacentino, fino all’arrivo a Salice Terme (PV). Un percorso impegnativo tra borghi storici e campagne, che mette Parma e provincia in primo piano su scala internazionale.
Domenica 17 maggio il Giro maschile vivrà la tappa emiliano-romagnola più iconica: Cervia-Corno alle Scale (BO), 184 km con 2400 metri di dislivello. Una vera sfida per i corridori, che ripercorrono strade leggendarie e culminano in un arrivo in salita, a 22 anni dall’ultima vittoria di Gilberto Simoni in zona.
“Il Giro è un’emozione collettiva e una straordinaria vetrina per i nostri territori”, dichiarano il presidente Michele de Pascale e l’assessora Roberta Frisoni. L’evento genera ritorni economici concreti, valorizza ospitalità e imprese locali, e trasforma lo sport in identità e passione per intere comunità.
Il Giro d’Italia 2024 è stato seguito in 190 Paesi, con 701 milioni di spettatori e 223 milioni di reach netta sui social. Un biglietto da visita di grande impatto, che conferma l’Emilia-Romagna come terra di ciclismo, bellezza e spettacolo internazionale.


