Cosa rimane di noi, se qualcosa rimane, mentre ci avviciniamo alla fine? È questa la domanda al centro di “Il Grande Vuoto”, lo spettacolo di Fabiana Iacozzilli in scena al Teatro Due il 13 dicembre alle 20.30 e il 14 dicembre alle 16. Ultimo capitolo della Trilogia del vento, dopo La classe e Una cosa enorme, candidato a quattro premi Ubu, il lavoro esplora le zone d’ombra dell’esistenza, raccontando sogni, fallimenti, fragilità e la forza che ci rende umani.
Protagonisti sul palco Ermanno De Biagi, Francesca Farcomeni, Piero Lanzellotti, Giusi Merli e, per la prima volta, Mona Abokhatwa. La storia segue il lento dissolversi di una famiglia mentre la madre, ex attrice, è colpita da una malattia neurodegenerativa. L’unico ricordo che le resta è il suo cavallo di battaglia, un monologo tratto da Re Lear. La casa si svuota di presenze ma si riempie di oggetti, polvere e ricordi, e si apre un dialogo impossibile tra la tragedia shakespeariana e il quotidiano più intimo, dove il dolore si trasforma, si traveste e gioca.
Il testo nasce da interviste con il personale e gli utenti delle Rsa e trova risonanze in opere come Una donna di Annie Ernaux, Fratelli di Carmelo Samonà e I curacari di Marco Annicchiarico. La narrazione teatrale si mescola con il video in presa diretta, mostrando come le fotocamere di videosorveglianza permettano a un figlio di entrare nella vita della madre senza essere visto: così si possono osservare gesti quotidiani come giocare al solitario, guardare la televisione, parlare con presenze immaginarie o sistemare vecchie fotografie e pezzi di carta.
Con delicatezza e poesia, Il Grande Vuoto racconta una grande storia d’amore familiare e ribadisce il potere salvifico del teatro, capace di toccare le corde più intime degli spettatori. La regia è di Fabiana Iacozzilli, le scene sono di Paola Villani, le luci di Raffaella Vitiello, le musiche originali di Tommy Grieco, il suono di Hubert Westkemper, i costumi di Anna Coluccia e i video di Lorenzo Letizia. La produzione è a cura di Cranpi, La Fabbrica dell’Attore-Teatro Vascello, La Corte Ospitale e Romaeuropa Festival, con il contributo del MiC e della Regione Emilia-Romagna e il sostegno di Accademia Perduta / Romagna Teatri
I biglietti sono disponibili scrivendo a biglietteria@teatrodue.org, telefonando al 0521.230242 o visitando il sito www.teatrodue.org.

