† Il prologo del Vangelo secondo Andrea (di Andrea Marsiletti)

SMA MODENA
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TeoDaily – Esistono parole che i quattro Vangeli canonici non hanno trascritto, eppure hanno continuato a risuonare nei cuori dei credenti e dei cercatori di Dio, come eco silenziosa di qualcosa che fu vissuto davvero.

Il “Vangelo secondo Andrea” (testo apocrifo immaginario) nasce da questa soglia: tra storia e ispirazione, tra la Parola rivelata e il desiderio umano di comprenderla fino in fondo.

“Non scrivo per contendere, né per aggiungere, ma per completare quanto riportato da Marco, Matteo, Luca e Giovanni” scrive nel prologo il quinto evangelista che riporta materiale completamente originale che TeoDaily pubblicherà nei prossimi mesi, per poi ordinarlo e stamparlo in un volume che verrà donato alle donne e agli uomini alla ricerca di Dio.

Il Vangelo di Andrea non è un vangelo da credere, è un esercizio spirituale, narrativo e teologico. Un vangelo interiore. È il tentativo di dare voce a ciò che Gesù potrebbe aver detto in altre occasioni, o in un altro tempo, ma sempre fedele alla verità del suo sguardo.

Lo stile è quello evangelico, semplice e solenne, il taglio è mistico, contemplativo, come nessun altro. Un Gesù che parla non solo al pensiero, ma all’intuizione, al cuore, all’anima. Che rivela Dio come presenza, come amore che chiama, come luce che si accende dentro.

In queste pagine incontrerete parabole e dialoghi mai uditi e parole sull’amore, sulla donna, sulla diversità, sulla bellezza dell’essere umano abitato da Dio che forniscono interpretazioni teologiche su questioni che non furono affrontate dagli altri evangelisti e che nei secoli successivi, fino ai giorni nostri, sono diventate divisive, causa di eresie, tradizione e dogmi della Chiesa.

Il “Vangelo secondo Andrea” non vuole insegnare dottrine, men che meno alternative. Introduce riflessioni ed esalta l’essenza del messaggio cristiano, il fine escatologico, l’esperienza di Dio.

Andrea Marsiletti


TeoDaily

Teologia, religione, spiritualità


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PROLOGO DEL VANGELO SECONDO ANDREA

1 Accadde che negli anni dopo che la Parola si fece carne e dimorò tra noi, molti scrissero ciò che avevano veduto.

2 Alcune cose furono però taciute. Non per inganno o timore, ma perché il cuore degli uomini non era pronto e loro non avrebbero compreso.

3 E poi il Figlio parlò anche a coloro che non hanno nome nei racconti degli altri. Vi furono parole che caddero come rugiada sull’erba e si dissolsero prima dell’alba.

4 Ma chi vegliava nella notte le udì, e le custodì come tesoro nascosto in vaso di terra.

5 Io, Andrea, sono uno di quei veglianti. A me fu concesso di ascoltare ciò che non fu gridato, di vedere ciò che fu svelato solo ai più intimi.

6 Io, Andrea, servo della Verità, ho ascoltato la voce nel vento e il sussurro del mistero, e testimonio ciò che giunse come eco, come lume acceso tra le frasche, come impronta lasciata dal passaggio del Signore.

7 Non scrivo per contendere, né per aggiungere, ma per completare quanto riportato da Marco, Matteo, Luca e Giovanni.

8 Venne un uomo, mandato dal Padre, il cui nome è Gesù.  Egli aprì i sentieri del cuore alla vita eterna.

9 Il mondo non lo riconobbe, perché aspettava un re, e venne un servo. Lo crocifisse. Lui vinse la morte e resuscitò nella gloria.

10 Questo è il Vangelo da leggere a occhi chiusi che ci conduce a Dio, dentro di noi. E’ quando l’anima si svuota che Dio si versa, è quando il cuore si arrende per accoglierlo che divino e umano si incontrano nella camera nuziale.

11 Solo chi apre il cuore al mistero incontrerà il Vivente.

12 Chi ha sete di Dio venga e beva

dal Vangelo secondo Andrea