
Incidente sul lavoro a Lesignano Bagni: un giovane ventenne originario dello Sri Lanka è morto per schiacciato da un macchinario.
Inutili i tentativi dei medici del 118 di salvagli la vita.
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Ennesimo intollerabile decesso sul lavoro oggi in un salumificio in provincia di Parma, dove a perdere la vita è stato un giovane operaio di 22 anni originario dello Sri Lanka, regolarmente impiegato alla Real Italy Food Spa, un salumificio del Gruppo Simonini (di Modena), a Lesignano de’ Bagni.
A quanto è attualmente dato sapere ai sindacati unitari CGIL, CISL e UIL territoriali e alle sigle di categoria FLAI, FAI e UILA, il giovane lavoratore, probabilmente impiegato in un appalto all’interno dell’azienda alimentare, sarebbe rimasto schiacciato da un macchinario che stava movimentando e che si sarebbe inceppato. Un’eventualità che ancora una volta induce ad interrogarsi sull’attività di formazione e informazione preventiva svolta per impedire tale rischio. A questo si aggiunga che la puntuale verifica della funzionalità dei sistemi di sicurezza, che in taluni casi vengono appositamente disinseriti per dare priorità all’operatività e velocità del processo produttivo, troppo spesso viene trascurata. Problematiche che l’intollerabile bollettino di morti sul lavoro registrato solo nell’ultimo anno ha evidenziato essere tanto più presenti nelle realtà dove proliferano appalti e subappalti.
In attesa che le reali dinamiche dell’incidente vengano accertate dagli organi competenti, rimane il grande cordoglio per la giovane vita spezzata e per i suoi famigliari ed amici e l’amarezza per una strage che sembra non subire arresti neanche in realtà economicamente e industrialmente avanzate come il parmense.
CGIL Parma
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Morti bianche, dichiarazione del segretario generale regionale della Cisl Filippo Pieri: “L’ennesima tragedia sul lavoro avvenuta questa mattina a Lesignano de’ Bagni, nel parmense, dove un ragazzo di vent’anni ha perso la vita, è un fatto grave, inaccettabile e, per giunta, annunciato. Chiediamo ancora una volta alla Regione di convocare il tavolo del Patto per il Lavoro e per il Clima sulle tematiche della salute e sicurezza. Impegno più volte annunciato ma, al momento, ancora disatteso. Speriamo che la convocazione arrivi quanto prima. Un problema enorme come quello degli infortuni sul lavoro necessita certamente di interventi di tipo formativo, culturale e anche contrattuale, tuttavia sebbene alcune delle misure sollecitate dal sindacato confederale siano state attuate con il Dl ‘fiscale’ dell’ottobre 2021, non dimentichiamo che una parte importante della salute e sicurezza sul lavoro è in capo alle Ausl, che hanno un ruolo di verifica e ispezione e dipendono dalla Regione.