Influenza, corsa verso il picco stagionale: oltre 75mila contagi in una sola settimana in Emilia-Romagna

Dal 1° gennaio vaccinazione antinfluenzale gratuita per tutte e tutti, compatibilmente con le scorte. Fabi: «Strumento fondamentale per proteggere i più vulnerabili e ridurre la pressione sui servizi sanitari»

di Tatiana Cogo

Il virus corre veloce proprio mentre l’inverno entra nel vivo: tra una cena delle feste e il ritorno in ufficio, l’influenza si prepara a raggiungere il suo picco stagionale, mettendo sotto stress famiglie e strutture sanitarie.

L’andamento della stagione influenzale 2025–2026 in Emilia-Romagna mostra una crescita anticipata e costante dei casi rispetto allo scorso anno. Secondo i dati del sistema di sorveglianza RespiVirNet, nella settimana dal 15 al 22 dicembre sono state colpite 75.631 persone, con un’incidenza complessiva di 19,39 casi ogni mille assistiti. Dall’inizio dell’epidemia, il numero stimato dei casi ha già superato quota 436mila.

A destare particolare attenzione è l’impatto sui più giovani: nella fascia 0–4 anni l’incidenza settimanale è alta (63,48 casi ogni mille), mentre tra i 5 e i 14 anni raggiunge livelli molto alti. Negli over 65 l’intensità è media, ma si tratta della fascia più esposta al rischio di complicanze.

Per rafforzare la risposta al virus, la Regione ha annunciato che dal 1° gennaio 2026 la vaccinazione antinfluenzale sarà gratuita per tutta la popolazione, compatibilmente con la disponibilità delle dosi. Una misura pensata per aumentare la copertura complessiva, che attualmente negli over 65 si ferma al 57,2%.

«I dati della sorveglianza regionale ci indicano che la stagione influenzale in corso sta mostrando una crescita costante, con un impatto già evidente sui servizi sanitari – commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi –. La vaccinazione rappresenta uno strumento fondamentale di prevenzione, soprattutto per anziani e fragili, perché riduce il rischio di complicanze e contribuisce a contenere accessi ai Pronto soccorso e ricoveri».

Le dosi vengono somministrate da medici di famiglia, pediatri, farmacie convenzionate e servizi sanitari territoriali. L’invito alla cittadinanza è quello di informarsi e cogliere l’opportunità del vaccino, trasformando la prevenzione in un gesto concreto di responsabilità collettiva.


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