Serata concitata quella di alcuni giorni fa per i Carabinieri della Compagnia di Borgo Val di Taro, intervenuti dopo una serie di segnalazioni relative a un SUV sospetto coinvolto in tentativi di furto in abitazione nella zona montana.
Intorno alle 19 del 3 dicembre, la Centrale Operativa ha ricevuto numerose chiamate da residenti della località Le Pezze che segnalavano un BMW X5 grigio con più persone a bordo aggirarsi con atteggiamento sospetto. Vista la gravità delle informazioni, la Centrale ha disposto l’immediato invio di una pattuglia impegnata nel servizio di prevenzione dei reati predatori, convogliando nel frattempo altre unità sul posto, poiché erano nel frattempo giunte ulteriori segnalazioni di tentati furti in corso.
La pattuglia della Stazione di Bedonia, guidata dalle indicazioni di un cittadino, ha rapidamente intercettato l’auto. Alla vista dei Carabinieri, il SUV si è dato alla fuga. È iniziato così un inseguimento ad alta velocità, durato diversi chilometri, durante il quale i fuggitivi hanno guidato in modo spericolato, mettendo a rischio automobilisti e pedoni. Nonostante la velocità sostenuta, i militari sono riusciti a mantenere il contatto fino a quando, in una curva particolarmente insidiosa, il conducente del SUV ha perso il controllo del mezzo, finendo in un terreno agricolo.
A quel punto i tre occupanti sono scesi dal veicolo tentando la fuga a piedi. I Carabinieri si sono lanciati all’inseguimento e, dopo avere recuperato terreno, sono riusciti a raggiungere uno dei fuggitivi. L’uomo ha reagito con violenza, colpendo il militare che lo aveva bloccato nel tentativo di sottrarsi alla cattura, ma grazie anche al supporto della pattuglia del Nucleo Radiomobile è stato definitivamente immobilizzato.
Immediatamente è stato attivato un imponente dispositivo di ricerca per rintracciare gli altri due complici: pattuglie a piedi nella zona boschiva, posti di blocco sulle vie di fuga e controlli proseguiti fino a tarda notte. Nel frattempo, il SUV è stato posto sotto sequestro, così come il materiale rinvenuto al suo interno, ora al vaglio degli investigatori.
L’uomo fermato è stato identificato in un 36enne straniero residente nel Milanese. Condotto in caserma, è stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. L’arresto è stato convalidato dal giudice, che ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare del divieto di dimora a Parma e provincia.
Si precisa che l’arrestato è, allo stato, solo gravemente indiziato di reato e che la sua posizione sarà valutata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’iter processuale, nel rispetto del principio di presunzione di innocenza.
I Carabinieri ricordano infine che il contrasto ai reati predatori resta una priorità del Comando Provinciale di Parma e sottolineano come la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine continui a rivelarsi fondamentale per garantire sicurezza ed efficacia negli interventi.


