L’abbraccio dei salesi a chi è scomparso durante l’emergenza Covid

di UG

“Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”, scriveva Cesare Pavese.

E nel pomeriggio di lunedì 10 agosto, giorno del patrono San Lorenzo, nel Giardino Farnesiano ai piedi della Rocca Sanvitale c’è rimasto tanto di quei salesi che se ne sono andati in silenzio, non solo a causa del Coronavirus, durante le settimane del lockdown, accomunati dall’amaro destino di dover lasciare familiari e amici senza un ultimo abbraccio. Per ricordarli e stringersi ai loro cari, il Comune di Sala Baganza, il Comitato onoranze civili e tutte le associazioni del paese hanno organizzato una toccante commemorazione, durante la quale i ragazzi e le ragazze della scuola media hanno letto, uno per uno, i loro quarantasei nomi e il parroco, Don Gattuso, ha impartito la benedizione.  

Un momento indispensabile per rendere omaggio a chi ci ha lasciato durante il periodo d’emergenza e, contestualmente, far arrivare sentimenti di consolazione e vicinanza alle loro famiglie, ha rimarcato il sindaco Aldo Spina. È stata inoltre sottolineata la grande prova che ha saputo dare la comunità salese, fronteggiando adeguatamente l’emergenza con comportamenti esemplari di senso civico, solidarietà e umanità.

Giuseppe Ercolini, a nome dei tre medici di base del paese, ha ricordato come all’inizio di quello che definito un uragano, non ci fossero strategie, farmaci, mascherine, guanti e sovracamici, tant’è che lui e tutti i suoi due colleghi hanno contratto il Covid-19. C’era un clima di paura, stemperato grazie ai loro sostituti, al personale che opera nella Casa della Salute e ai volontari della Protezione civile. Si palpava uno spirito trasversale, ha detto Ercolini, tutti erano con tutti, senza pregiudizi. Il medico ha invitato a fare memoria di chi ci ha lasciato, del momento particolare vissuto e a gettare le basi per costruire una comunità sempre più virtuosa e coesa.

Terminati i discorsi ufficiali, gli alunni delle medie si sono alternati sul piccolo palco per leggere i nomi dei defunti e, una volta esaurito il triste elenco, uno di loro ha fatto risuonare le note struggenti del Silenzio. A chiudere la cerimonia è stata il soprano salese Tania Bussi con l’Ave Maria di Schubert, accompagnata dalla chitarra della professoressa di Musica Marina Gatti.

Quello di quest’anno, per i salesi, è stato un San Lorenzo sicuramente diverso, ma carico di emozioni. E dopo il ricordo, Sala Baganza ha guardato al futuro con la firma del Patto di Amicizia con la cittadina francese di Pujols, il cui sindaco, Yvon Ventadoux, ha voluto presenziare alla commemorazione.

 I nomi di chi se n’è andato

Angiolina Adorni, Oscar Amoretti, Bruna Bianchi, Giancarla Bisaschi, Gino Bocelli, Ires Bodria, Ercolino Borchini, Gioele Borriello, Stefano Bricoli, Beatrice Buraldi, Nando Buzzi, Alfredo Casoli, Nello Coppi, Giorgio Corradi, Franca Dall’Aglio, Romano Delmonte, Adriana Delmonte, Margherita Galleno, Alberto Ghirardi, Euro Giroldini, Bruno Leoni, Lucia Lombardo, Pierino Lucchetti, Armando Maestri, Teresa Maggio, Rina Malpeli, Argia Malvisi, Roberto Marchi, Luisa Minardi, Eliseo Montali, Angela Nardozzi, Pierino Pavarani, Fabrizio Pelani, Marco Peri, Renato Piazza, Decimo Piazza, Iolanda Prati, Franco Re, Vella Ronchini, Carlo Rosa, Giovanni Sassi, Angelo Scartazza, Giancarlo Soncin, Ferruccio Zancovich, Marisa Zarotti, Bruna Zucca.

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