L’Associazione Evita Peron sugli stupri di Parma: “L’inferno non è così tremendo come una donna arrabbiata!”

SMA MODENA
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Madre moglie figlia non importa il ruolo che si ha se sei una delle 11 donne che ogni giorno vengono violentate o meglio che hanno il coraggio di denunciare la violenza.

Ieri stasera eravamo a Parma, anche per solidarietà verso una donna che è stata brutalmente stuprata da uno spacciatore nigeriano e dal suo miglior cliente.

Ci si chiede dove siano le femministe? dove sono le paladine delle donne? dove sono coloro che “l’utero è mio e lo gestisco io”?

No! non ci sono!! non sono al fianco di tutte quelle donne violentate dalle risorse perché “poverini non sanno che in Italia non si può violentare!!!”

No, loro fanno parte di quel ristretto gruppo sinistroide che ci guadagna con l’immigrazione.

Per il loro tornaconto personale (i migranti sono soldi abbondanti e facili) non si attivano per controllare se i mediatori culturali spiegano come ci si comporta in Italia, non dicono che le donne qui non sono sottomesse, qui non si cammina a tasta bassa dietro gli uomini, qui non si abbassa lo sguardo se un uomo ti sta parlando… qui si cammina l’uno affianco all’altra, qui si ha pari diritti!

Non è accettabile ascoltare un mediatore culturale dire “alla donna piace…. del resto dopo che è entrato sta buona!”

In ogni angolo d’Italia, ogni qualvolta verrà perpetrata violenza anche straniera, ci sarà un manipolo di donne militanti pronto a scendere in piazza a totale difesa della donna!

… del resto l’inferno non è così tremendo come una donna arrabbiata!

Evita Peron Emilia