La Procura della Repubblica di Parma, condividendo pienamente gli esiti dell’indagine condotta dai Carabinieri della Stazione di Neviano degli Arduini e della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Parma, ha richiesto e ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari una misura cautelare in carcere nei confronti di Ervis Velaj, classe 1992, gravemente indiziato del reato di furto aggravato.
Si tratta dell’epilogo di un’indagine serrata, caratterizzata da numerosi riscontri tecnici e testimonianze, che ha permesso di dare una svolta rapida a un episodio che aveva destato forte allarme nel piccolo comune montano. L’uomo è ritenuto – allo stato – il presunto autore del furto avvenuto alla fine di agosto ai danni di un’abitazione isolata di Neviano degli Arduini.
L’allarme era scattato nel tardo pomeriggio del 27 agosto, quando alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Parma era stata segnalata l’effrazione in una casa situata in una zona appartata. La pattuglia della Stazione locale, arrivata tempestivamente, ha rilevato la presenza di un sistema di videosorveglianza, dal quale sono state estratte immagini decisive: si vedeva un uomo scavalcare la recinzione, forzare la porta d’ingresso ed entrare nell’abitazione, da cui ha asportato 15 orologi di ingente valore economico custoditi in un cassetto.
Mentre la scena veniva messa in sicurezza, è stato attivato il personale specializzato della Sezione Operativa, che ha effettuato un accuratissimo sopralluogo. Proprio durante queste operazioni è stato rinvenuto un piede di porco, poi analizzato nei laboratori del RIS di Parma: lo strumento presentava diverse impronte digitali riconducibili all’indagato, elemento ritenuto determinante dagli investigatori.
Parallelamente, i Carabinieri della Stazione di Neviano hanno avviato una battuta nell’area circostante l’abitazione, raccogliendo testimonianze utili. Alcuni residenti avevano infatti notato, in orari compatibili con il furto, un’autovettura transitare più volte lungo la strada che conduce alla casa. L’analisi delle telecamere pubbliche e private della zona ha permesso di individuare il veicolo sospetto, contribuendo a rafforzare il quadro indiziario.
Ulteriori testimonianze hanno poi collocato l’indagato nei pressi della scena del crimine proprio nelle ore del furto. Tutti questi elementi, valutati dal GIP, hanno portato il giudice a ritenere l’uomo gravemente indiziato del reato contestato e a disporre la custodia cautelare in carcere, ravvisando un concreto rischio di reiterazione di fatti analoghi.
Nei giorni scorsi i Carabinieri della Sezione Operativa, dopo aver individuato il 32enne in una località della Romagna dove si era rifugiato, hanno eseguito la misura e proceduto al suo arresto.

