Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Vigatto hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Parma un 50enne italiano, ritenuto il presunto responsabile di una serie di reati che vanno dalla truffa alla sostituzione di persona, fino a un tentativo di estorsione ai danni di un imprenditore locale.
Le accuse sono il frutto di un’articolata indagine che ha permesso ai militari dell’Arma di ricostruire un quadro complesso di illeciti commessi ai danni dell’azienda della vittima. L’attività investigativa è partita alcuni mesi fa, quando l’imprenditore parmigiano si è rivolto ai Carabinieri, insospettito da anomalie nei rapporti con alcuni fornitori e da forti dubbi sul comportamento di un proprio collaboratore.
Secondo quanto emerso, il 50enne avrebbe sfruttato il suo ruolo all’interno della ditta per raggirare diversi fornitori. In più circostanze si sarebbe presentato a nome dell’azienda, acquistando senza autorizzazione materiali per un valore complessivo superiore a 5.500 euro. Merce che, destinata ai cantieri, non sarebbe mai arrivata a destinazione, scomparendo nel nulla.
Parallelamente, i Carabinieri hanno accertato anche la sparizione di costose attrezzature da un altro cantiere nel parmense, sempre riconducibile alla stessa azienda.
Determinante è stato il lavoro degli investigatori, che hanno incrociato documenti di acquisto, testimonianze dei fornitori e dichiarazioni di personale e clienti dell’imprenditore. Una ricostruzione minuziosa che ha permesso di individuare incongruenze e chiarire il presunto modus operandi dell’uomo.
Alla luce degli elementi raccolti, i Carabinieri hanno identificato il presunto responsabile e lo hanno denunciato all’Autorità giudiziaria per le gravi ipotesi di reato contestate.

