Parma, rubano un’auto in un parcheggio: nei guai due pregiudicati 30enni

di AndreaMarsiletti2

L’indagine lampo dei Carabinieri ha portato all’individuazione di due uomini di 31 e 34 anni, ritenuti i presunti autori del furto di un’autovettura avvenuto nel centro di Parma. Decisiva, per ricostruire l’accaduto, è stata l’analisi dei filmati di videosorveglianza del parcheggio da cui il veicolo era sparito: le immagini hanno permesso ai militari di riconoscere, nonostante i cappucci che ne coprivano parzialmente i volti, due persone già note per precedenti reati contro il patrimonio.

Il furto risale al 14 novembre, quando un anziano residente in città ha denunciato la scomparsa della sua auto ai Carabinieri di via delle Fonderie. Poche ore prima, recatosi nella propria autorimessa situata in un parcheggio del centro, aveva trovato la basculante sollevata e il box vuoto.

Le indagini sono scattate immediatamente e si sono concentrate sull’acquisizione e l’esame delle immagini registrate dalle telecamere presenti nell’area. Grazie a una minuziosa analisi dei filmati, i Carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente sono riusciti a ricostruire l’intera sequenza del furto. Intorno alle 23 del 13 novembre, due individui con il volto parzialmente coperto sono stati ripresi mentre percorrevano gli spazi comuni del parcheggio, controllando uno a uno i box e scrutando all’interno delle auto in sosta in cerca di oggetti di valore.

Arrivati al garage della vittima, i due hanno trovato la porta aperta e l’auto con le chiavi nel quadro. Le immagini successive li mostrano mentre si allontanano a bordo del veicolo.

Durante gli accertamenti, i Carabinieri sono riusciti a ottenere ingrandimenti dei volti dei due sospetti, riconoscendoli come due soggetti già noti alle forze dell’ordine. Si tratta di un 31enne straniero con precedenti per reati contro il patrimonio e di un 34enne italiano, da pochi mesi tornato in libertà dopo condanne per fatti analoghi e privo di una stabile dimora.

Al termine di un’attività investigativa giudicata solida e supportata da riscontri concreti, i due trentenni sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Parma.


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