Un episodio di violenza e paura in un locale di Salsomaggiore Terme si è concluso, dopo mesi di indagine, con la denuncia e l’espulsione di un 33enne nordafricano, ritenuto il presunto autore di un tentativo di estorsione aggravata avvenuto lo scorso febbraio.
L’uomo avrebbe minacciato con un coltello un ristoratore della zona per ottenere del cibo d’asporto senza pagare, danneggiando poi la vetrina del locale durante la fuga.
Era la sera del 6 febbraio, intorno alle 20, quando lo straniero si è presentato nel ristorante chiedendo un ordine da asporto. Al momento di pagare, avrebbe preteso di non saldare l’intero conto, tentando comunque di portare via il cibo. Di fronte al rifiuto del titolare, la situazione è degenerata: l’uomo ha estratto un coltello dalla cintola, minacciando il ristoratore e tentando di colpirlo. Solo la prontezza dell’esercente e di un suo collaboratore ha evitato il peggio, riuscendo a spingerlo fuori dal locale. Prima di fuggire, l’aggressore ha raccolto alcune bottiglie di vetro, scagliandole contro la vetrina e mandandola in frantumi.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile sono intervenuti subito dopo la chiamata al 112, avviando le ricerche dell’uomo.
L’indagine, condotta dalla stazione di Salsomaggiore Terme, ha consentito di ricostruire la vicenda attraverso i filmati delle telecamere di sorveglianza e le testimonianze dei presenti. Nonostante le difficoltà dovute all’abbigliamento invernale dell’aggressore, i militari sono riusciti a isolare il volto del sospetto.
Nei giorni scorsi, durante alcuni controlli in strutture alberghiere abbandonate, i Carabinieri hanno rintracciato un 33enne di origine nordafricana, senza fissa dimora e irregolare sul territorio, riconosciuto come il presunto autore del gesto. L’uomo, già noto per precedenti in materia di immigrazione e uso di diversi alias, è stato denunciato alla Procura di Parma e successivamente accompagnato al Centro di permanenza per i rimpatri di Ponte Galeria (Roma) per l’espulsione.
Si precisa che l’indagato è, allo stato, solo sospettato dei reati contestati e che la sua posizione sarà valutata dall’Autorità Giudiziaria, nel rispetto del principio di presunzione di innocenza.