Po Grande, presente e futuro della Riserva Mab Unesco: a Parma il bilancio delle attività

di AndreaMarsiletti2

Amministratori locali, rappresentanti delle istituzioni, realtà associative e portatori d’interesse si sono ritrovati insieme presso il Centro Congressi Sant’Elisabetta dell’Università di Parma per tracciare il bilancio delle attività coordinate da Po Grande e delineare il futuro della Riserva MAB UNESCO, la rete di 83 comuni, appartenenti a 3 differenti regioni (Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto) e ubicati lungo oltre 250 chilometri dell’asta fluviale e che costituiscono un’area di oltre 3.800 chilometri quadrati.

E proprio dai Comuni si è partiti in occasione di questa 17esima assemblea plenaria che riunirà gli amministratori locali, gli enti pubblici e i soggetti privati che collaborano nella realizzazione delle attività della Riserva e che rappresenta uno dei principali punti dell’azione operativa dei territori rivieraschi: è stato infatti ufficialmente presentato ed illustrato il dossier di candidatura che Po Grande ha consegnato ad UNESCO per l’allargamento della Riserva della Biosfera e che vede coinvolti 19 nuovi comuni tra Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Nel dettaglio, sono coinvolti i Comuni di: Arena Po, Belgioioso, Campospinoso Albaredo, Portalbera, San Cipriano Po, San Zenone al Po, Spessa, Zerbo (siti in provincia di Pavia); Bondeno, Ferrara, Riva del Po (ubicati in provincia di Ferrara); Canaro, Crespino, Gaiba, Guarda Veneta, Occhiobello, Polesella, Stienta, Villanova Marchesana (tutti in provincia di Rovigo).

“La Riserva MAB UNESCO Po Grande continua a crescere e a rafforzarsi sempre più, dando voce e attenzione ai territori del Grande Fiume – ha sottolineato Andrea Colombo, Segretario Generale facente funzione dell’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po (Segreteria tecnica di Po Grande MAB UNESCO) –. Grazie all’attuale governance, che ha saputo traghettare questa realtà verso obiettivi comuni condivisi, è stato possibile pensare all’allargamento: un percorso partecipato che, in oltre due anni, ha visto coinvolti in primis i 19 Comuni entranti, insieme a 173 organizzazioni, tra enti, associazioni, scuole, università, imprese, ascoltati all’interno di 4 tavoli tecnici, 3 convegni, 7 incontri tematici, per un totale di 140 progettualità mappate e 63 lettere di endorsement raccolte. Tutto questo ha consentito, con il fondamentale e prezioso contributo delle amministrazioni locali, di redigere un documento che rappresenta, già di per sé, uno strumento conoscitivo di straordinario valore che racchiude ricchezze e potenzialità non ancora ben valorizzate di tutto il fiume Po dalla confluenza del Ticino fino al Delta del Po. Il dossier di candidatura è già stato approvato a livello nazionale ed è ora al vaglio degli uffici UNESCO di Parigi”.

Ma c’è di più. Dai risultati dei progetti avviati e in corso sul territorio alla discussione e definizione degli obiettivi comuni e delle priorità condivise per il prossimo futuro: l’assemblea di Parma ha visto alcuni focus sulle attività in essere portate avanti dal coordinamento della Segreteria tecnica di Po Grande in sinergia con gli enti e le realtà istituzionali locali e distrettuali: “R.O.B.IN.” (acronimo di “Rete Operativa di Bacino INterregionale”) che connette i territori a partire dal fiume costituendo una rete tra i comuni lungo l’asta del Po appartenenti alla Riserva della Biosfera Po Grande creando sinergie con altri riconoscimenti UNESCO, attraverso la promozione di collegamenti intermodali tra le sponde grazie alla navigazione e il recupero della motonave Padus, in gestione all’armatore Living the River; il Portolano del Po, l’app di navigazione, nata dalla collaborazione tra l’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPo) e l’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po (ADBPO) per Po Grande, utile per chi intende scoprire il Grande Fiume attraversandolo via acqua, scoprendo il paesaggio fluviale da un punto d’osservazione alternativo, immergendosi nella lentezza del Po e nei suoi colori; Quadro Case VENTO, recente progetto di AIPo in collaborazione con Po Grande per la redazione di un Atlante Cartografico contenente la mappatura del patrimonio immobiliare di A.I.Po e di altre proprietà pubbliche e non lungo il tracciato della ciclovia in Lombardia, individuandone strategicamente le potenzialità di riuso, valorizzazione e integrazione con le strategie territoriali e turistiche del progetto VENTO (ad esempio in forma di strutture ricettive, ciclo-officine, punti di sosta e ristoro per ciclisti). Attraverso la collaborazione con l’Università di Parma, sono stati inoltre presentati gli studi svolti nell’area pilota della lanca di retropennello di Gussola (CR) e della limitrofa Isola Maria Luigia, all’interno della Riserva MAB UNESCO Po Grande, finalizzati alla valutazione dell’efficacia ambientale dell’abbassamento del pennello di navigazione per il ripristino idromorfologico e naturalistico del fiume Po.

Il quadro di riferimento, afferente agli esiti del 5° Congresso Mondiale delle Riserve della Biosfera UNESCO, ha visto un excursus sui nuovi indirizzi strategici di riferimento e le linee-guida tracciate dal recente Piano Strategico (approvato durante l’ultimo Meeting a Hangzhou, in Cina) che impegnerà le Riserve MAB UNESCO nel prossimo decennio. Approfondimento particolare è stato riservato agli importanti appuntamenti del 2026 – il MAB Youth Forum, evento mondiale che si terrà tra il Delta del Po e i Colli Euganei il prossimo maggio; ed EuroMAB durante l’autunno, in Canada). Un ulteriore spazio infine dedicato all’aggiornamento della “Sfida della rinascita”, che vede Po Grande e la Cattedra UNESCO di Educazione, Crescita ed Uguaglianza impegnati in un fitto dialogo con esponenti delle Regioni e dei Comuni dell’asta rivierasca per la rigenerazione territoriale delle aree marginali. E ancora: le attività di educazione ambientale condotte; le fasi di dibattito tra le istituzioni presenti; la possibilità di visitare la mostra fotografica itinerante “H₂O la Natura dell’Acqua”, giunta presso i locali del Campus e risultato del concorso fotografico internazionale ideato, organizzato e promosso dalle Riserve MAB UNESCO Po Grande, Delta Po e Appennino Tosco-Emiliano, con il contributo della Regione Emilia-Romagna.


Leggi anche:

Copyright © 2007-2025 ParmaDaily.it

PrivacyCookies

direttore responsabile

Andrea Marsiletti

Copyright © 2007-2025 ParmaDaily.it

PrivacyCookies