Russo (FdI): “Approvata la legge sul consenso informato da parte delle famiglie in tema di educazione sessuale nelle scuole”

di Andrea Marsiletti

“L’approvazione della Legge sul consenso informato da parte delle famiglie in tema di educazione sessuale nelle scuole, approvata oggi in prima lettura alla Camera, rappresenta un risultato importante, che restituisce alla famiglia il ruolo che le spetta e tutela i minori anche rispetto all’ideologia, perchè al netto delle diverse idee politiche, e delle rappresentazioni fasulle che l’opposizione consegna spesso alla stampa, la famiglia ha il diritto e il dovere di essere consultata.”

Lo scrive Gaetana Russo, deputata di Fratelli d’Italia. “Del resto ciò avviene da molti anni per l’ora di religione nelle scuole, dove la famiglia in piena libertà sceglie per il proprio figlio. Si tratta di una norma di buon senso, che ricalca i principi costituzionali e internazionali sulla priorità educativa dei genitori.

Questa legge è uno strumento di libertà che responsabilizza tutti gli attori della comunità educante, è un provvedimento che non censura, ma informa e responsabilizza, introducendo lo strumento del ‘consenso informato’ – scritto, preventivo, chiaro- per attività extracurriculari che negli ultimi anni spesso sono state introdotte nelle scuole senza trasparenza, né controllo, e talvolta anche senza la consapevolezza degli stessi insegnanti sui progetti proposti. Parliamo, ad esempio, dei laboratori sull’identità fluida o sui corsi sulla costruzione di genere. Escludiamo le attività legate al tema della sessualità dalla scuola dell’infanzia e dalla primaria nel rispetto dell’età dei bambini e introduciamo criteri minimi di competenza da parte dei soggetti esterni. Il consenso informato è insieme un diritto e un dovere: garanzia di trasparenza, non un ostacolo.

È il rafforzamento dell’alleanza scuola-genitori, è uno strumento di tutela, garanzia di trasparenza e partecipazione. Come Fratelli d’Italia plaudiamo all’approvazione di un’azione normativa che non lasci ignari e soli i genitori, ma che li rispetti, che tuteli i docenti che vogliono regole chiare, che guardi agli studenti che vogliono una scuola seria, e che accompagni la nostra società, con radici solide e non appese alle mode del momento.”


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