Nel primo pomeriggio del 6 dicembre i Carabinieri della Sezione Radiomobile di Parma hanno arrestato un 26enne straniero, ritenuto il presunto responsabile di un tentato furto ai danni di un negozio d’abbigliamento in via Silvio Pellico. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, non avrebbe inoltre potuto trovarsi in città, essendo destinatario di un foglio di via obbligatorio emesso nel 2023 con divieto di ritorno per quattro anni.
Secondo quanto ricostruito, l’addetto alla sicurezza del negozio ha notato il giovane aggirarsi tra gli scaffali con uno zaino particolarmente voluminoso. Insospettito dagli spostamenti e dai movimenti circospetti, il vigilante lo ha seguito a distanza e lo ha visto prelevare alcuni capi d’abbigliamento per poi appartarsi in un angolo del negozio, dove li ha nascosti nello zaino.
Capito il tentativo di furto, l’addetto alla sicurezza ha chiamato il 112 e si è posizionato all’uscita, fermando l’uomo mentre tentava di lasciare il punto vendita. Pochi minuti dopo la pattuglia dei Carabinieri è arrivata sul posto e ha trovato il sospettato intento a giustificarsi.
Durante il controllo, i militari hanno ispezionato lo zaino, rinvenendo quattro paia di pantaloni ancora provvisti di dispositivi antitaccheggio. All’interno era presente anche una sacca schermata, realizzata artigianalmente per eludere i sistemi di sicurezza del negozio: un metodo rudimentale ma efficace, che aveva impedito ai metal detector di attivarsi.
Verificata l’identità del giovane, i Carabinieri hanno accertato che si trovava irregolarmente nel Comune di Parma, in violazione della misura di prevenzione che gli era stata imposta. La merce, del valore complessivo di circa 160 euro, è stata recuperata e restituita al direttore del negozio, che ha presentato denuncia.
Raccolti gli elementi necessari e sentiti i testimoni, i militari hanno proceduto all’arresto del 26enne. Il giudice ha successivamente convalidato il provvedimento e disposto nei suoi confronti l’obbligo di presentazione quotidiano presso una caserma dei Carabinieri della provincia.

