15.333 casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, 546 in più rispetto a ieri; 62.027 i test effettuati, 3.570 in più. Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi, mercoledì 1^ aprile, sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Complessivamente, sono 6.640 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (197 in più rispetto a ieri); quelle ricoverate in terapia intensiva sono 366, 7 in più rispetto a ieri. I decessi sono purtroppo passati da 1.732 a 1.811: 79 in più, quindi, di cui 44 uomini e 35 donne.
Continuano, nel frattempo, a salire le guarigioni, che raggiungono quota 1.663 (97 in più rispetto a ieri), 1.177 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 486 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovi decessi riguardano 19 residenti nella provincia di Piacenza, 11 in quella di Parma, 9 in quella di Reggio Emilia, 18 in quella di Modena, 7 in quella di Bologna (di cui 2 nel territorio imolese), 3 in quella di Ferrara, 1 in quella di Ravenna, 3 nella provincia di Forlì-Cesena, di cui 1 nel forlinese, 4 in quella di Rimini. 4 decessi si riferiscono a residenti fuori regione.
Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 2.765 (49 in più rispetto a ieri), Parma 2.049 (44 in più), Reggio Emilia 2.665 (112 in più), Modena 2.416 (119 in più), Bologna 1.942 (129 in più), Imola 283 (12 in più), Ferrara 341 (15 in più), Ravenna 627 (22 in più), Forlì-Cesena 789 (di cui 384 a Forlì, 9 in più rispetto a ieri e 405 a Cesena, 24 in più), Rimini 1.456 (11 in più).
La Regione avvia lo screening al personale sociosanitariodell’Emilia-Romagna
Come annunciato nei giorni scorsi, sono iniziati oggi da Piacenza a Rimini i controlli su tutto il personalesociosanitario della sanità pubblica, privata convenzionata e dei servizi socioassistenziali, sia sintomatico che asintomatico, per garantire la sicurezza degli operatori e consentire loro di lavorare in condizione di massima tutela, per sé e per i pazienti.
La Regione si è dotata di test sierologici che permettono di verificare attraverso un prelievo del sangue, in tempi molto rapidi, la presenza e il tipo di anticorpi nell’organismo, e quindi di sapere se il paziente è venuto in contatto con il virus, e se è diventato immune. Chi risulta negativo verrà testato dopo 15 giorni, i positivi saranno sottoposti a un tampone tradizionale per averne conferma.
Oggi pomeriggio sono partiti a Bologna i primi test sierologici sui dipendenti sanitari del S. Orsola, dell’ospedale Bellaria e del Maggiore, oltre che in alcune realtà sociosanitarie del territorio, come le case residenza per anziani (Cra). Come da indicazioni regionali, si comincerà dai reparti maggiormente esposti alla possibilità di contagio. Al Rizzoli hanno già effettuato il tampone su 600 operatori, a Montecatone su 237 operatori su 371.
A Reggio Emilia sono iniziati oggi pomeriggio i test sierologici agli operatori dei reparti di malattie infettive, terapia intensiva e pneumologia presso il laboratorio dell’Arcispedale Santa Maria Nuova.
Anche l’Ausl Modena è già partita con i primi screening, fatti con i test sierologici: da oggi è attivo un piano strutturato di test che prende il via dagli operatori impegnati nei reparti più a rischio – emergenza-urgenza, rianimazioni e reparti Covid – e soprattutto da quelle Case residenza anziani che stanno vivendo le situazioni più impegnative dal punto di vista delle positività. Pavullo, Vignola, Carpi, Mirandola e il 118 di Modena, hanno iniziato i primi prelievi, e si continuerà nei prossimi giorni estendendo l’attività su tutti i distretti.
In Romagna, oggi pomeriggio si sono effettuati i primi 40 test a Rimini, dove è stata predisposta una ex sala riunioni riconvertita. Già da domani mattina si procederà per gli altri ambiti territoriali a Ravenna, Forlì e Cesena.
Da domani partiranno tutte le altre Asl.
Da Piacenza a Rimini, 5.078 i posti letto aggiuntivi già allestiti su tutto il territorio
Da Piacenza a Rimini prosegue il lavoro all’interno della rete ospedaliera per attuare il piano di rafforzamento dei posti letto messo a punto dalla Regione. Da ieri a oggi, passano complessivamente da 5.044 a 5.078 tra ordinari (4.530) e di terapia intensiva (548).
Nel dettaglio: 716 posti letto a Piacenza (di cui 45 per terapia intensiva), 1.139 a Parma (68 terapia intensiva), 731 a Reggio (58 terapia intensiva), 538 a Modena (86 terapia intensiva), 923 nell’area metropolitana di Bologna e Imola (161 terapia intensiva, di cui 16 a Imola), 258 a Ferrara (32 terapia intensiva), 773 in Romagna (nel dettaglio: 258 Rimini, di cui 39 per terapia intensiva; 41 Riccione; 115 Ravenna, di cui 14 per terapia intensiva 98 per terapia intensiva a cui si aggiungono ulteriori 8 posti messi a disposizione da Villa Maria Cecilia di Cotignola per la terapia intensiva; 99 Lugo, di cui 10 per terapia intensiva; 89 Forlì, di cui 10 per terapia intensiva; 133 Cesena, di cui 17 per terapia intensiva).
Tamponi per fine isolamento domiciliare
A Piacenza si è fatta la scelta diversa dal Drive-through: dal 19 marzo sono attivi diversi ambulatori per eseguire i tamponi utili a stabilire se, alla fine del periodo di isolamento, una persona non è più contagiosa. Il servizio è gestito da medici, assistenti sanitari e infermieri. Attualmente sono disponibili tre punti sul territorio (Piacenza, Fiorenzuola e Borgonovo) che possono effettuare complessivamente circa 300 tamponi ogni giorno, in linea con la capacità di refertazione massima che attualmente il Laboratorio analisi di Piacenza riesce a refertare quotidianamente.