Il Partito Democratico provinciale di Parma scende in piazza in questi giorni con banchetti e iniziative aperte alla cittadinanza per illustrare la propria contrarietà alla prossima legge finanziaria che il governo Meloni presenterà entro fine anno. Numerosi iscritti e volontari dei circoli locali incontrano cittadini, distribuiscono materiale informativo e discutono delle criticità della manovra governativa.
Secondo il Pd, nei tre anni di legislatura il governo di centrodestra non avrebbe definito politiche efficaci a sostegno di economia, scuola, sanità e lavoro. “Gli italiani stanno peggio rispetto a tre anni fa – afferma il segretario provinciale Nicola Bernardi – con il potere d’acquisto in calo, tasse aumentate, caro bollette e prezzi dei beni alimentari cresciuti del 25% dal 2021 al 2025”.
Il partito contesta inoltre l’unico investimento significativo previsto dalla manovra, il progetto del ponte sullo Stretto di Messina, definito “sbagliato e dannoso”, mentre calano gli stanziamenti su sanità, scuola, ricerca e politiche industriali. In parallelo, il Pd promuove le proprie proposte alternative: salario minimo a 9 euro, tre miliardi per nuove assunzioni di medici e infermieri, e misure per abbattere il prezzo dell’energia scollegandolo dal costo del gas.
“Stiamo costruendo l’alternativa a questo governo e vogliamo farlo tra la gente, insieme ai nostri sostenitori e iscritti – conclude Bernardi – per mostrare che esiste un percorso diverso, concreto e fattibile per affrontare i problemi reali degli italiani”.

