Arrestato a Parma latitante a bordo di un’auto rubata e in possesso di attrezzi da scasso

di Andrea Marsiletti

Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Parma hanno dato esecuzione a un provvedimento restrittivo di carcerazione emesso dalla Sezione Penale del Tribunale di Roma nei confronti di un 31enne sudamericano.

Nel corso dell’attività investigativa, i militari hanno inoltre denunciato alla Procura della Repubblica di Parma, in concorso con il 31enne, tre suoi connazionali — un 18enne, un 30enne e un 49enne — ritenuti presunti responsabili di ricettazione di un’auto rubata e possesso di oggetti atti allo scasso.

Questo risultato operativo è frutto di un’intensificazione dei controlli sul territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Parma, con particolare attenzione alle arterie stradali e alle zone periferiche meno frequentate.

Il 17 dicembre, intorno alle 16:00, una pattuglia della Sezione Radiomobile ha effettuato un controllo in via Ferdinando Vietta, nella zona ovest della città. I militari hanno fermato un’auto con quattro persone a bordo: il conducente, alla vista dei Carabinieri, ha tentato di eludere il controllo accelerando per allontanarsi, ma i militari, dopo aver attivato lampeggianti e sirena, sono riusciti a bloccare il veicolo pochi metri dopo, impedendo la fuga degli occupanti che avevano già aperto le portiere per scendere.

Per garantire la sicurezza dell’operazione, la Centrale Operativa, costantemente aggiornata sugli sviluppi, ha inviato in supporto altre tre pattuglie.

Durante il controllo, è emerso che la targa dell’auto risultava segnalata nella banca dati come oggetto di furto. Il veicolo era stato rubato in provincia di Milano il 23 novembre e il furto era stato denunciato il giorno successivo dal proprietario presso la Stazione Carabinieri competente.

L’ispezione del veicolo ha permesso ai militari di rinvenire e sequestrare diversi strumenti da scasso. Nel bagagliaio e tra i sedili sono stati trovati: tre forbici, un coltello da cucina con lama di 10 cm, una pinza, un cacciavite lungo 23 cm, un cutter e una forbice da elettricista. Nessuno dei quattro uomini ha saputo fornire una giustificazione plausibile per il possesso degli utensili o per la loro presenza a bordo dell’auto rubata.

I Carabinieri hanno quindi accompagnato i quattro uomini in caserma per l’identificazione, poiché tutti sprovvisti di documenti. Dopo il fotosegnalamento, sono stati identificati in un 18enne, un 30enne, un 31enne e un 49enne, tutti di origine sudamericana e senza fissa dimora in Italia. Ad eccezione del 18enne, gli altri tre sono risultati gravati da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, la persona e in materia di immigrazione, oltre a essere segnalati con numerosi alias.

Approfondendo le verifiche attraverso le banche dati, i Carabinieri hanno scoperto che uno degli alias associati al 31enne risultava collegato a un provvedimento restrittivo di carcerazione emesso dall’Autorità Giudiziaria di Roma, spiegando così anche il motivo per cui l’uomo circolava senza documenti.

La vicenda del 31enne trae origine da una condanna del Tribunale di Roma risalente all’agosto 2025: l’uomo era stato posto agli arresti domiciliari per aver sottratto i bagagli a un turista alla stazione Termini. Il reato era stato commesso nonostante fosse già gravato da un divieto di dimora nella Capitale, emesso a seguito di un analogo furto commesso nel giugno 2025. L’uomo, tuttavia, si era sottratto alle conseguenze delle proprie azioni, rendendosi irreperibile per mesi e fornendo persino un domicilio inesistente all’Autorità Giudiziaria.

Il provvedimento di cattura era stato inserito in banca dati e le ricerche erano state estese su tutto il territorio nazionale.

I Carabinieri hanno quindi notificato al 31enne il provvedimento restrittivo e, dopo l’arresto e le formalità di rito, lo hanno accompagnato in carcere per l’espiazione della pena.

L’indagine, svolta con tempestività e precisione, si è conclusa con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di Parma a carico di tutti e quattro gli uomini per concorso in ricettazione e porto di oggetti atti allo scasso.

È doveroso rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto — seppur gravemente — e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

L’auto recuperata è stata restituita al proprietario il 18 dicembre, che ha espresso gratitudine ai Carabinieri.

Questo episodio conferma l’impegno costante dei Carabinieri nell’assicurare alla giustizia coloro che tentano di sottrarsi ai provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria. Il bilancio dell’attività di contrasto in questo settore è positivo, con diversi latitanti — sia internazionali che nazionali — assicurati alla giustizia.

Oltre alla cattura del 31enne, si ricordano altri importanti risultati: l’arresto di un latitante internazionale peruviano ricercato da 16 anni per un omicidio commesso nel 2006; un 46enne albanese con numerosi precedenti, che doveva scontare un residuo di pena per reati predatori commessi nel Nord Italia; un moldavo di 24 anni ricercato da maggio 2023 per associazione a delinquere finalizzata a reati contro il patrimonio; un cinquantenne croato con gravi precedenti in materia di stupefacenti e armi da guerra; un cittadino nordafricano ricercato dal 2022 per reati in materia di stupefacenti (arrestato dai Carabinieri di Fidenza); un 40enne croato latitante dal 2016 per reati contro il patrimonio; un 34enne moldavo colpito da mandato di arresto internazionale per furti commessi nel Paese d’origine (arrestato dai Carabinieri di Salsomaggiore Terme); e un 40enne albanese localizzato in un B&B a Tizzano Val Parma, ricercato per reati contro l’Amministrazione della Giustizia.




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